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Elon Musk lancia xAI, nuova startup di intelligenza artificiale
«Annuncio la nascita di xAI per comprendere la realtà». Con queste parole in un post su Twitter Elon Musk ha ufficializzato la nascita di una nuova startup dedicata allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Grazie a un team di 11 dipendenti, lavorerà a stretto contatto con le altre aziende del magnate, da Tesla a SpaceX, con l’obiettivo di ritagliarsi una posizione di rilievo nel mercato mondiale. Musk spera infatti di poter competere con Google, Microsoft ma soprattutto OpenAI, società madre del software ChatGPT. Eppure a marzo aveva firmato una lettera aperta assieme ad altri leader nel settore hi-tech per frenare lo sviluppo dell’IA, definita «fuori controllo» e un pericolo per l’umanità.
Announcing formation of @xAI to understand reality
— Elon Musk (@elonmusk) July 12, 2023
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Elon Musk, cosa sappiamo della sua nuova startup xAI
Al momento, come sottolinea la Cnn, non sono disponibili dettagli su xAI, che sul sito web definisce la sua missione come una ricerca della «vera natura dell’universo». Elon Musk, che guiderà personalmente la startup, ha presentato un team esclusivamente maschile formato soprattutto da ex dipendenti di OpenAI e Google. Alcuni di loro vantano invece esperienze in un centro di ricerca sull’IA dell’Università di Toronto. Sfruttando l’accesso a Twitter, potranno utilizzare i dati per addestrare i nuovi modelli di linguaggio di grandi dimensioni e scrivere codici informatici sempre più evoluti. Avranno modo di confrontarsi anche con il team di Tesla, impegnato nella costruzione di auto a guida autonoma con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Ulteriori informazioni potrebbero giungere nel Twitter Space, stanza virtuale sul social per conversazioni collettive, in programma per venerdì 14 luglio.
Membro fondatore di OpenAI, Elon Musk lasciò il Cda dell’azienda nel 2018, criticandone la gestione dei dati e gli sviluppi interni. Spesso in prima linea per mettere in guardia l’umanità dalla crescita dell’IA, il 29 marzo 2023 si espresse contro lo sviluppo sconsiderato dell’intelligenza artificiale. Poco dopo il debutto di Chat GPT-4, sottoscrisse una lettera con altri leader di aziende hi-tech chiedendo di fermare i lavori «per almeno sei mesi» al fine di evitare «seri rischi per la società globale». Temendo una crescita spropositata delle potenzialità dei software, si disse preoccupato che un giorno l’IA possa fuggire al controllo dell’uomo e causare «la distruzione della civiltà». Timori che però sembra aver già dimenticato e messo da parte.
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