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Dzeko, primo scontro col Fenerbahce: non vuole giocare un torneo in Russia
Sono passati appena pochi giorni dal suo arrivo in Turchia e dall’inizio della nuova avventura con la maglia del Fenerbahce, ma per Edin Dzeko sembrano già essere cominciati i guai. L’ex attaccante di Manchester City, Roma e Inter è sbarcato a Istanbul lo scorso 23 giugno, salutando definitivamente Milano e l’Italia. A cinque giorni di distanza esplode il caso: non vuole disputare un torneo a inizio luglio con la nuova maglia, perché si giocherà in Russia, a San Pietroburgo. Alla base della sua scelta ci sono ragioni politiche e già in passato si è schierato contro il regime di Vladimir Putin e la guerra in Ucraina. Oltre al Fenerbahce ci saranno lo Zenit, squadra di casa, i serbi dello Stella Rossa Belgrado e il Neftchi Baku, club della capitale dell’Azerbaigian.
Dzeko rifiuta il viaggio in Russia sostenuto dai compagni
L’attaccante bosniaco si è già schierato in passato contro l’invasione russa in Ucraina. Nel settembre del 2022 la sua nazionale avrebbe dovuto sfidare proprio la Russia in amichevole, ma anche a causa del no del calciatore e di altri atleti della Bosnia, il match è saltato. Secondo il portale Fotospor, Dzeko avrebbe anche il sostegno di alcuni compagni di squadra, soprattutto stranieri. La società, invece, non si è espressa in maniera ufficiale e potrebbe multarlo, perché da contratto l’attaccante non può rifiutarsi di giocare in un’amichevole. Il primo match sarà il 9 luglio contro lo Zenit, poi il 12 contro lo Stella Rossa e infine il 15 contro il Neftchi. Dzeko sui social non ha commentato la vicenda ma il primo braccio di ferro con la nuova squadra è in corso.
Per Ria Novosti Dzeko è «anziano»
In Russia la presa di posizione di Edin Dzeko non è stata gradita. L’agenzia Ria Novosti, che ha lanciato la notizia, ha sottolineato che la sua assenza non influirà sul livello della competizione. Anzi il calciatore è stato definito «un attaccante anziano che non è mai stato una star del calcio mondiale». Il 37enne vanta 129 presenze in nazionale e 64 gol, oltre ad aver giocato in Bundesliga, Premier League e Serie A, con le maglie del Wolfsburg, del Manchester City, della Roma e dell’Inter. In totale si parla di oltre 700 partite ufficiali in carriera e, compresi quelli con la Bosnia, più di 300 gol segnati.