Dl contro la criminalità minorile: nella bozza lo stop ai cellulari dai 14 anni

Emergono i primi dettagli contenuti nella bozza del dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, all’esame del pre Consiglio dei Ministri nella giornata di mercoledì 6 settembre. Tra le novità, come riportato dall’Ansa, l’avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, che «può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età». Inoltre, se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, per delitti contro la persona, il patrimonio ovvero inerenti ad armi o droga, anche con sentenza non definitiva, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare «piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari».

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L’ammonimento al di sopra dei 14 anni

Potrà essere sottoposto alla procedura di ammonimento da parte del questore anche il minore al di sopra dei 14 anni. In questo caso, il questore provvederà alla convocazione «unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale». Applicata a chi «era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi» la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro, salvo che «non provi di non aver potuto impedire il fatto». Con il provvedimento contenuto nella bozza, viene abrogato l’articolo del codice penale che prevede una multa di 30 euro e aggiunge un nuovo articolo che punisce fino a due anni di carcere «chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria».

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