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Diritti tv della Serie A, la Lega rifiuta le offerte: proroga per le trattative
Si complica ancora la trattativa tra la Lega Serie A e le tre piattaforme che si sono presentate all’asta per i diritti televisivi del massimo campionato italiano, Dazn, Sky e Mediaset. L’ennesima fumata nera ha portato alla proroga dei termini, con il prossimo incontro che slitta al 14 luglio e la scadenza del 2 agosto sempre più vicina. Ad annunciarlo è stato il presidente della Lega, Lorenzo Casini: «L’assemblea dei club di serie A ha deliberato di proseguire con la trattativa come previsto dalla linee guida e dal bando». Non trapela nulla per quanto riguarda prezzi e pacchetti su cui sono ricadute le offerte. In ballo ci sono i diritti per il triennio 2024-2027 o per il quinquennio 2024-2029, sfruttando la nuova possibilità prevista dalla legge.
Casini: «Non comunico cifre»
Il presidente Casini ha spiegato cos’è successo durante la conferenza stampa organizzata al termine dell’assemblea: «L’amministratore delegato ha avvisato i club delle trattative in corso. L’assemblea ha deciso di deliberare una proroga per le trattative private, che proseguiranno nelle prossime settimane. Siamo arrivati nel momento decisivo. Abbiamo semplicemente replicato quanto previsto dalle linee guida e dal bando, che prevedono che le trattative private potessero essere prorogate di un ulteriore termine, massimo 30 giorni. Nei giorni scorsi avevamo ipotizzato che questo lavoro di trattativa potesse concludersi oggi. Ma è un lavoro molto intenso che va avanti e necessitava della proroga. Siamo nel pieno delle trattative». E ancora: «Io non comunico cifre. Le buste sono state aperte, ma non è stato comunicato l’importo in assemblea, visto che non è stato considerato un importo definitivo, proprio perché le trattative sono in corso».
Il canale della Lega è ancora un’idea: «Alternativa reale»
Il 16 giugno scorso, la Lega aveva comunicato che sarebbero state avviate trattative private dopo l’apertura delle buste presentate da Sky, Dazn e Mediaset, che contenevano offerte inferiori al limite minimo previsto. Già in quell’occasione il presidente Casini ha rilanciato l’idea del canale ufficiale della Serie A, che veicolerebbe le sue stesse partite. Se ne parla da tempo e oggi il numero uno della Lega ha spiegato che «quest’alternativa è reale. La serie A già oggi produce contenuti. Ci siamo mossi presto proprio perché quest’alternativa è reale». Ma in realtà i presidenti della massima seria vorrebbero incassare più dei 927,5 milioni del precedente accordo con Dazn e Sky, in scadenza al termine della prossima stagione.