Dell’Utri, la conferma della Cassazione: no al sequestro dei beni

Il procedimento era nella fase finale e il tribunale si sarebbe dovuto esprimere sulla proposta di misure di prevenzione personale e sulla confisca dei beni avanzate dalla procura di Palermo, a carico dell’ex senatore Marcello Dell’Utri. A sorpresa, i pm hanno depositato agli atti una serie di nuovi documenti, come riporta l’Ansa, tra cui la relazione fatta dalla Dia di Firenze nell’ambito dell’inchiesta del capoluogo toscano che vede coinvolto l’ex manager di Publitalia per strage.

Il rinvio a dicembre

I giudici, per osservazioni, hanno dunque rinviato l’udienza al 6 dicembre, mentre è definitivamente chiusa la fase cautelare del procedimento. La Cassazione infatti, come chiedevano i legali dell’ex politico, gli avvocati Francesco Centonze e Francesco Bertorotta, ha respinto la richiesta di sequestro del patrimonio di Dell’Utri.
Nella corposa nota della Dia depositata al tribunale, si ricostruiscono anche tutti gli esborsi di denaro che, negli anni e fino a poco prima della sua morte, Berlusconi avrebbe fatto avere alla famiglia Dell’Utri.

La tesi della Dia

La Dia arriva a sostenere che, per sottrarre i beni alle misure di prevenzione, l’ex politico avrebbe addirittura messo in scena la sua separazione e poi il divorzio dalla moglie Miranda Ratti. Tesi respinte dagli avvocati dell’ex manager. Per i legali «il rapporto professionale tra Dell’Utri e Berlusconi ha avuto origine nella loro amicizia ed è proseguito in ragione delle capacità professionali del senatore e non certo, come sostenuto dall’accusa, per la sua vicinanza a Cosa Nostra».

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