Daily Archives: 4 Novembre 2024

La Lazio soffre ma supera il Cagliari 2-1. I sardi finiscono in 9

AGI - La Lazio batte il Cagliari 2-1 all'Olimpico e raggiunge Atalanta e Fiorentina al terzo posto in classifica a quota 22 punti, due in meno dell'Inter e a distanza di tre dal Napoli capolista. Sono sedici i punti conquistati dai biancocelesti in questa stagione in casa e nessuno ha fatto meglio. Qualche rimpianto per il Cagliari, che si illude con la rete di Luvumbo in risposta al gol di Dia, ma rovina tutto in pochi minuti nel finale con il rigore di Zaccagni e la doppia espulsione di Mina e Adopo che spianano la strada agli uomini di Marco Baroni, premiato come Coach Of The Month nel pre-partita.

 

L'allenatore biancoceleste nel posticipo dell'11esima giornata deve fare a meno dello squalificato Nuno Tavares, autore di otto assist in questo avvio di stagione. Poco male perché in campo c'è Luca Pellegrini, che mette lo zampino in entrambi i gol. Al 2' sul suo calcio di punizione, Scuffet si fa trovare impreparato sul rimbalzo e respinge sui piedi di Dia che deve solo appoggiare in rete. Il Cagliari ha il merito di non sbandare, anche se al 20' Castellanos va ad un passo dal 2-0 con un palo colpito da fuori area. Un episodio a fine primo tempo premia i sardi: Luvumbo lavora un pallone in area e lascia partire un destro non irresistibile, ma che diventa imparabile per Provedel a causa della deviazione di Gila. 

 

All'intervallo Baroni cambia: fuori uno spento (e ammonito) Noslin, dentro Vecino. Meno velocità, ma più presenza in area. E al 58' è proprio l'uruguaiano a sfiorare la rete. Su cross dalla destra, Castellanos schiaccia di testa: Luperto salva sulla linea e si ripete subito dopo immolandosi sulla deviazione sotto porta di Vecino. Al 63' entra in campo Pedro, autore di cinque gol nelle ultime sei partite. Dieci minuti dopo scatta il momento di Zaccagni. Ed è lui a realizzare al 75' il gol del 2-1 su calcio di rigore dopo il fallo di Zortea su Pellegrini in area. Il Cagliari perde la testa e al 78' rimane in 9 uomini: espulsi Mina (secondo giallo per contatto con Castellanos a palla lontana) e Adopo (seconda ammonizione per proteste). La Lazio deve solo gestire nel finale: Baroni si conferma nei piani alti della classifica. 

L’Empoli ritrova il successo, Como sconfitto 1-0

AGI - Nel posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, l'Empoli piega 1-0 il Como e torna alla vittoria dopo cinque giornate di digiuno. Al Castellani, l'uomo partita è Pietro Pellegri, autore del gol decisivo al 47'. Entrambe le formazioni si presentano a questo impegno dopo una serie di risultati poco esaltanti. Si avverte, dunque, il peso dei tre punti oggi in palio: ne deriva così partita tattica, dai ritmi piuttosto bassi e dalle poche emozioni, soprattutto nella prima frazione. Nel secondo tempo, però, l'Empoli si sveglia dal torpore e legittima la vittoria, creando svariate palle gol e difendendosi con abnegazione.

 

La moria di centrocampisti in casa Como, costringe Fabregas a schierare il difensore Kempf qualche metro più avanti. La manovra degli ospiti risulta comunque meno fluida, condizionando, di fatto, anche la produzione offensiva. La conclusione a lato di Belotti dopo quaranta secondi e qualche sgroppata di Fadera in contropiede rappresentano gli unici sussulti del primo tempo del Como. Non fa tanto meglio nemmeno l'Empoli, anche a causa dell'eccessiva staticita' dei suoi attaccanti. 


Nella ripresa, però, i ragazzi di D'Aversa approcciano con maggiore grinta. Dopo appena due minuti, Pellegri realizza la rete dell'1-0 per gli azzurri, grazie ad un potente destro a incrociare che non lascia scampo a Reina. Per l'Empoli si tratta della prima rete stagionale davanti al proprio pubblico. Il gol dell'ex attaccante del Torino sembra presagire un secondo tempo completamente diverso per i padroni di casa, che, infatti, flirtano più volte con il raddoppio. In più occasioni Reina salva i compagni, parando i tentativi di Gyasi e De Sciglio: il portiere spagnolo è miracoloso anche sul mancino dal limite di Maleh.

 

Al 75' va vicino al gol pure il neoentrato Colombo, protagonista di un tiro a giro dai trenta metri, terminato di poco a lato. Dall'altra parte, il Como alza si' il proprio baricentro, ma crea poco, nonostante i subentri anche di Cutrone, Paz e Cerri. Nel corso dell'assalto finale gli interventi eroici di Viti e Ismajli blindano un risultato prezioso per l'Empoli. Continua, invece, la crisi nera del Como, fermo ad un punto conquistato nelle ultime cinque giornate.

Genoa corsaro a Parma, vince 1-0

AGI - Nella nebbia del Tardini il Genoa si ritrova, vince con merito e lascia l'ultima posizione. I grifoni non vincevano dal 24 agosto (2^ giornata, 1-0 a Monza). Da quel giorno due pareggi e 6 sconfitte per i rossoblu. Il Parma, invece, continua a deludere: 5 pareggi e 4 sconfitte nelle ultime 9 giornate non rappresentano sicuramente un buon viatico per Fabio Pecchia, la cui panchina comincia a scottare.

Il Genoa parte all'assalto. Cross di Martin per la testa di Vasquez: blocca Suzuki. Al 9' Thorsby serve Ekhator, muro di Delprato a ribattere. Dopo un inizio positivo i grifoni mostrano la loro fragilità soprattutto nel costruire azioni d'attacco. Bonny lancia Haj Mohamed, sinistro debole ed impreciso, naturalmente sul fondo. Al 26' pasticcio tra Vogliacco e Leali che valuta male il passaggio del difensore e deve intervenire con le mani. Ammonizione e punizione a due in area, tirata fuori da Mihaila. Un tiro di Sohm finisce sul fondo allo scoccare del 30'. La gara è bloccata.

Al 44' Ekhator per Thorsby, cross per Pinamonti che arriva con un attimo di ritardo alla deviazione. Nel recupero Martin per Frendrup, tiro secco e grande risposta di Suzuki che nega il vantaggio ai grifoni. 

Nella ripresa pronti via e Zanoli crossa per Thorsby, Suzuki alza in angolo. Allo scoccare dell'ora di gioco doppia occasione per i rossoblù. Pinamonti colpisce il palo, la palla arriva a Badelj che, a porta vuota, tira addosso a Delprato. Gol annullato a Ekhator per fuorigioco, Sabelli dilapida un contropiede poi, al 34', Ekhator approfitta di un grave errore di Estevez che perde palla nella sua metà campo, corre verso Suzuki, tiro respinto ma tap-in vincente di Pinamonti. Finale tutto dei ducali che si rovesciano in attacco ma Leali non deve sporcarsi i guanti per salvare la vittoria.

Usa 2024, i trader riducono le scommesse su Trump e il dollaro va giù

AGI - Gli investitori non danno più così per scontata la vittoria di Trump alla corsa presidenziale degli Stati Uniti e gli effetti sul mercato non si sono fatti attendere. Sul valutario, il dollaro si sta indebolendo mentre sull'obbligazionario sono in rialzo i titoli di Stato. In particolare, il biglietto verde ha perso quota, all'incirca dello 0,6%, segnando il maggior calo giornaliero da settembre. La moneta unica passa ora di mano a quota 1,0906 sulla divisa statunitense.

I rendimenti del debito pubblico statunitense, che si muovono inversamente ai prezzi, sono diminuiti. Quello del Treasury a due anni è sceso di 0,05 punti percentuali al 4,16%, mentre per il titolo a 10 anni è calato di 0,08 punti percentuali al 4,29%. L'inversione di tendenza si è registrata dopo la pubblicazione del sondaggio, condotto dal sondaggista apartitico J Ann Selzer, considerato il "gold standard" dei sondaggi di opinione nello Stato, che riduce le possibilità di vittoria per il tycoon. Nei giorni scorsi, invece, i mercati davano quasi per sicura la sua vittoria e queste attese, insieme a dati economici inaspettatamente forti, hanno spinto il dollaro al top dall'aprile 2022. Anche le azioni di Trump Media, che erano balzate dell'11%, hanno ripiegato e perdono circa il 6% nel pre-mercato.

Gli investitori ritengono che se Trump vincerà e implementerà tariffe commerciali e tagli alle tasse, le pressioni inflazionistiche aumenteranno, rendendo meno probabile un rapido taglio dei tassi di interesse da parte della Fed che si riunirà proprio mercoledì e giovedì prossimi. Secondo Diego Toffoli, Responsabile Investimenti di Intermonte Advisory & Gestione, "sebbene il voto sia previsto per il 5 novembre, a meno di una vittoria schiacciante di uno dei due candidati, l'esito delle elezioni andrà per le lunghe, parliamo anche di settimane, alimentando la volatilità dei mercati azionari".

In linea di massima, a suo giudizio, "chiunque sarà il vincitore, il trend rialzista del mercato non dovrebbe comunque essere compromesso, anche perché i programmi sono molto simili". Ad ogni modo, "in caso di vittoria di Trump, i settori più promettenti dovrebbero essere quelli legati a energia e combustibili fossili, aerospaziale e difesa, immobili, infrastrutture e produzione, tecnologia, finanza e telecomunicazioni. Mentre in caso di vittoria dei democratici, i più promettenti dovrebbero essere i settori legati a energie rinnovabili e clima, assistenza sanitaria e industria farmaceutica, infrastrutture e industria manifatturiera, tecnologia, media e beni di consumo". Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS ritiene che la volatilità dei mercati "sia aumentata recentemente e potrebbe crescere ulteriormente se i risultati elettorali tardassero ad arrivare, ma è probabile che scenda verso fine anno, perché i percorsi politici dovrebbero chiarirsi dopo le elezioni e la riunione della Fed di dicembre quando verranno presentate le nuove proiezioni economiche che indicheranno la velocità della riduzione dei tassi d'interesse. Nel complesso, cerchiamo quindi di guardare oltre le elezioni e rimaniamo ottimisti sul mercato azionario statunitense e sull'azionario globale".

Approvata la riforma dello statuto della Figc

AGI - Approvata la proposta del presidente Gabriele Gravina per quanto riguarda la riforma dello statuto della Figc. Nell'assemblea statutaria straordinaria, infatti, sono state votate con ampia maggioranza tutte le proposte avanzate dal presidente federale. Passa la linea di Gravina, quindi, senza bisogno di votare la proposta della Serie A, che ha fatto muro votando in maniera contraria o astenendosi a tutte le proposte.

 

In seguito alle votazioni della proposta del presidente federale, sono stati approvati anche gli emendamenti della Lega Nazionale Dilettanti riguardanti gli articoli 10, 14 e 15. Nell'assemblea statutaria straordinaria sono stati 376,35 i voti favorevoli, 29,33 quelli contrari e 46,40 gli astenuti. Respinte perché decadute o assorbite le proposte di emendamento della Serie A.

L’Opec+ estende i tagli alla produzione di greggio a fine anno

AGI - Diversi membri dell'Opec+, tra cui l'Arabia Saudita e la Russia, hanno annunciato l'estensione dei tagli alla produzione di petrolio fino alla fine di dicembre, rinviando così la riapertura dei rubinetti di fronte al crollo dei prezzi. Otto Paesi "hanno concordato di estendere di un mese i loro ulteriori tagli volontari alla produzione di 2,2 milioni di barili al giorno", ha dichiarato l'alleanza in una nota. Sono coinvolti anche Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman.

Questa decisione è destinata a sostenere i prezzi, con il greggio statunitense Wti e il Brent che si aggirano intorno ai 70 dollari a fronte di una domanda incerta e di un'offerta in accelerazione. Nel 2016, i membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec), guidati dall'Arabia Saudita, e i loro alleati guidati da Mosca, hanno firmato un accordo chiamato Opec+ per aumentare la loro influenza sul mercato.

L'alleanza di 22 membri attualmente mantiene sottoterra quasi sei milioni di barili attraverso tre diversi meccanismi, sia a livello di gruppo che sotto forma di tagli volontari. Tutti i ministri si riuniranno all'inizio di dicembre a Vienna, sede dell'Opec, ma con l'annuncio di domenica, gli otto Paesi che effettuano questi tagli volontari hanno già deciso di non riaprire i rubinetti dell'oro nero fino all'inizio del 2025.

Si tratta di un ritardo di almeno tre mesi rispetto a quanto inizialmente previsto: in occasione dell'ultima riunione ministeriale di inizio giugno, l'Opec e i suoi alleati avevano annunciato l'intenzione di aumentare la produzione a partire da ottobre. Tuttavia, l'alleanza è stata attenta a lasciarsi una via d'uscita, insistendo in più occasioni sul fatto che questa decisione poteva essere rivista in qualsiasi momento.

Da diversi mesi i prezzi del petrolio sono minati dalle incertezze economiche, in particolare in Cina, secondo consumatore mondiale e principale motore della crescita della domanda globale di petrolio, e negli Stati Uniti, dove si attendono ancora i risultati delle elezioni americane previste per il 5 novembre. 

Powered by WordPress and MasterTemplate