Da Braveheart ad American Sniper, 5 film basati su eventi reali pieni di inesattezze

Spesso il cinema, pur trattando eventi realmente accaduti, sceglie di discostarsene cambiando alcuni fatti. Una licenza diffusa, volta ad adattare meglio una storia al grande schermo, ma che in diverse occasioni è talmente radicale da sollevare forti polemiche. È il caso di The Blind Side, film del 2009 sull’adolescenza dell’ex giocatore di football Michael Oher, adottato da una famiglia evangelica, i Tuohy. Dopo quasi 15 anni dall’uscita, però, il protagonista ha fatto causa ai suoi genitori, dicendo che la storia si basa su una «grande bugia». Oltre a non aver mai firmato un certificato di adozione, Oher non ha ricevuto un soldo dal successo della pellicola. La polemica è sfociata sui social, tanto che diversi fan hanno chiesto persino la restituzione dell’Oscar vinto da Sandra Bullock per il ruolo della madre. Da a Captain Phillips ad American Sniper, passando per Titanic, i cinque film più discussi.

Le inesattezze storiche dei film basati su eventi realmente accaduti

U-571, per Tony Blair fu un «affronto all’esercito inglese»

Nel 2000 uscì in sala U-571, film con Matthew McConaughey e Jon Bon Jovi ambientato durante la Seconda guerra mondiale. La storia segue un sommergibile americano che avrebbe cambiato le sorti del conflitto per aver rintracciato e sottratto ai nazisti la macchina Enigma per la cifratura dei messaggi. Peccato che a farlo furono i britannici, ben un anno prima di quanto descritto nel film. Ne derivò una polemica che coinvolse anche l’allora premier inglese Tony Blair, che parlò di un «affronto all’esercito di Sua Maestà». Il presidente Usa Bill Clinton rispose con una lettera aperta al popolo britannico, ricordando che si trattava di una semplice opera di fantasia e non di un documentario.

Mentre monta la polemica su The Blind Side, nella storia del cinema tanti film sono pieni di inesattezze storiche. C'è anche American Sniper.
Una scena del film “U-571” contestato nel Regno Unito (Screenshot YouTube).

Captain Phillips, il capitano eroe che ha ignorato gli avvertimenti

Paul Greengrass diresse nel 2013 Tom Hanks in Captain Phillips – Attacco in mare aperto, che si concentra sul dirottamento di una nave americana da parte di un gruppo di pirati somali. Nel lungometraggio, tutto si conclude grazie al coraggio del capitano che, con nervi d’acciaio e sangue freddo, salva il suo equipaggio. Pur basandosi sul libro di memorie dello stesso Richard Phillips, la storia non sarebbe del tutto attendibile. Alcuni ex marinai della Maersk Alabama infatti hanno sottolineato che il comandante ignorò ben sette mail di avvertimento sulla presenza dei pirati. Inoltre non avrebbe mai affrontato il nemico a bordo.

Mentre monta la polemica su The Blind Side, nella storia del cinema tanti film sono pieni di inesattezze storiche. C'è anche American Sniper.
Una scena del film con Tom Hanks (Captain Phillips, Twitter).

Braveheart, un crogiolo di inesattezze storiche nel film con Mel Gibson

Gli errori storici e le inesattezze non hanno risparmiato nemmeno un cult come Braveheart. Il film con Mel Gibson, come sottolinea il Guardian, è così inattendibile da far sembrare U-571 «una verità evangelica». Il protagonista William Wallace non crebbe in povertà, ma fu membro dell’aristocrazia. Non incontrò inoltre la regina Isabella di Francia, che tra l’altro negli anni della storia era ancora una bambina. I kilt, che spesso indossa durante alcune scene, sarebbero stati inventati secoli dopo. Persino la battaglia di Stirling Bridge non ebbe luogo in un campo ma, come suggerisce il nome stesso, su un ponte. Un vero mix di inesattezze che però non ha impedito al film di entrare nella storia del cinema come un grande successo degli Anni 90.

Titanic, le polemiche attorno alla figura del primo ufficiale Murdoch

Parlando di cult, impossibile non citare anche Titanic, film di James Cameron fra i più redditizi della storia. Sebbene racconti pedissequamente la tragedia del transatlantico, il regista di Avatar si è preso delle licenze poco gradite ai parenti di alcuni passeggeri. Su tutti, spicca il caso del primo ufficiale William Murdoch, che nel film, preso dal panico, uccide un uomo sul ponte prima di suicidarsi con la sua pistola. Peccato che però non sia mai successo. La sua famiglia ne ha contestato aspramente il ritratto, parlando di una narrazione che ha «negato la sua reputazione di eroe» in quanto lanciò diverse scialuppe di salvataggio in acqua. Per sedare la polemica, il vicepresidente della Fox si è scusato personalmente e ha donato circa 6 mila euro a una scuola della città natale di Murdoch.

American Sniper, quante inesattezze nel film di Clint Eastwood

L’ultimo caso celebre riguarda American Sniper, film di Clint Eastwood con Bradley Cooper nei panni di Chris Kyle, marine dell’esercito americano. Basato sulle memorie dello stesso protagonista, ucciso in un poligono di tiro da un commilitone con problemi psichici, sarebbe pieno di affermazioni prive di fonti attendibili. Nel libro Kyle ha riportato un falso numero di medaglie al valore ricevute per il servizio militare e ha ricordato di aver ucciso due ladri nel 2009, evento di cui però non ci sono prove. Quanto al film, è già dubbia la prima scena in cui spara a un bambino in Iraq. Secondo alcuni marines che erano presenti con lui, non sarebbe mai accaduto. Il suo acerrimo nemico Mustafa potrebbe non essere mai esistito, tanto che i due non si sarebbero mai incontrati in battaglia.

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