Cuneo, banditi morti in una rapina: chiesti 14 anni per il gioielliere

14 anni di carcere per gli omicidi di due rapinatori e il tentato omicidio del terzo. È la pena chiesta dal pm di Asti Davide Greco per Mario Roggero, il gioielliere a processo per la sparatoria avvenuta il 28 aprile 2021 fuori dal suo negozio di Grinzane Cavour (Cuneo). Nessuna concessione dalla procura alla tesi del vizio parziale di mente, sostenuta dalla difesa. «La condotta di Roggero ha una sua logica criminale, la vendetta: non è affetto da patologie», ha affermato il pm.

«Roggero era già un giustiziere privato, un impulsivo, un irascibile»

A dimostrarlo sarebbe anche l’episodio della minaccia armata al fidanzato di una delle figlie, risalente al 2005, per il quale il 68enne di La Morra patteggiò una condanna: «Era già un giustiziere privato, un impulsivo, un irascibile: una chiara dimostrazione dell’incapacità, non psichiatrica ma caratteriale, di controllarsi». All’imputato la procura ha riconosciuto le attenuanti generiche, la sostanziale incensuratezza e l‘attenuante della provocazione, oltre al parziale risarcimento di 300 mila euro già versato. Tuttavia, ha rilevato il pm Greco, Roggero «si è arrogato il diritto di violare il diritto alla vita per vendetta e per reinserire la pena di morte nel nostro ordinamento» e a tutt’oggi «è ancora convinto di avere fatto bene».

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