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Crotone, trattori in strada per protesta: «I cinghiali ci hanno preso tutto»
Un gruppo di agricoltori della zona del Cirotano ha deciso di protestare contro il proliferare dei cinghiali nei campi. E lo ha fatto percorrendo la statale 106 Ionica con decine di mezzi pesanti e trattori, disposti in fila indiana, a velocità ridotta. La protesta è anche contro la Regione Calabria, rea di aver disposto indennizzi considerati «un contentino».
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Il comitato Stop Cinghiali: «Ci hanno preso tutto»
A spiegare cos’è successo negli ultimi mesi è il portavoce del comitato Stop Cinghiali, Donato Greco: «Non siamo più padroni delle nostre terre. I cinghiali le hanno devastate e ormai ci hanno preso tutto. Dopo i danni ai seminativi ora ci saranno aziende che non potranno neppure vendemmiare. E la Regione Calabria ci propone risarcimenti assolutamente insufficienti». La protesta è stata messa in atto dopo una serie di incontri che gli operatori agricoli hanno avuto con l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al quale sono state esposte le problematiche sul tappeto ma le cui risposte non sono state ritenute adeguate alla gravità della situazione.

Greco: «25 mila euro non bastano»
Greco ha continuato: «Gli interventi che ci sono stati prospettati non ci soddisfano né dal punto di vista economico, perché i 25 mila euro stabiliti come indennizzo per gli ultimi tre anni non bastano, né sotto l’aspetto della lotta da mettere in atto contro la proliferazione sempre più massiccia dei cinghiali. Peraltro i 25 mila euro stabiliti come indennizzo possono essere liquidati soltanto se l’azienda non ha avuto altre agevolazioni come sgravi sul gasolio, credito d’imposta ed aiuti Covid. Questi soldi non sono assolutamente sufficienti e non siamo neppure sicuri di riceverli. Basti pensare che ci sono aziende che a causa dell’invasione dei cinghiali non faranno neppure la vendemmia perché gli ungulati hanno distrutto tutto. A questo punto non ci resta che innalzare il livello della nostra protesta. Quanto prima porteremo i nostri trattori in forze davanti al palazzo della Regione Calabria».
