Cristoforo Colombo, torna in Italia l’incunabolo sulla scoperta dell’America

Gli Stati Uniti hanno restituito all’Italia un prezioso incunabolo di Cristoforo Colombo. Risalente al 1493 e scritto in latino, è una delle sole 30 copie della lettera con cui l’esploratore annunciò ai reali di Spagna ciò che aveva scoperto nelle sue missioni oltreoceano. Convinto però di essere approdato nelle Indie, non seppe mai di aver messo piede in una terra allora sconosciuta in Europa, l’America. Il documento torna così alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, da cui venne trafugato alla fine degli Anni 80 da un ignoto commerciante di libri rari. Nel 2003 lo acquistò per 1,5 milioni di dollari (circa 1,3 milioni di euro) un collezionista privato di Dallas che non aveva però idea del suo valore. «L’indagine è stata avviata nel 2012 e il proprietario, appena saputo di cosa si trattava, non si è opposto», ha spiegato il generale di Brigata dei Carabinieri Vincenzo Molinese durante la cerimonia di restituzione a Roma.

La lettera è nota come edizione Plannck I, dal nome del tipografo tedesco che nel XV secolo si occupò della stampa. Nelle otto pagine di De insulis in mari indico nuper inventis (traducibile con “Sulle isole appena scoperte nel mare dell’India”), Cristoforo Colombo racconta i suoi progressi rivolgendosi direttamente al re di Spagna Ferdinando e a sua moglie Isabella, suoi maggiori finanziatori. Come ha riportato la Cnn, quella giunta in Italia è la quarta copia della lettera recuperata dalle autorità statunitensi. Nel 2016 ritrovarono il documento trafugato dalla biblioteca di Firenze, poi donato alla Biblioteca del Congresso americana. Due anni dopo ne trovarono altre due, ora conservate in Vaticano e a Barcellona.

Il ministro Sangiuliano: «A Venezia presto una mostra su Cristoforo Colombo»

Entusiasta il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Le opere d’arte sono tutte molto importanti», ha detto a margine della cerimonia. «Questa assume però un significato particolare in quanto legata a un personaggio straordinario come Cristoforo Colombo». Ha poi annunciato per il 2024 la creazione, con la collaborazione della Regione Veneto, di una mostra nella città di Venezia. «L’esposizione potrebbe anche essere itinerante», ha concluso il ministro. Da parte sua, il governatore del Veneto Luca Zaia ha assicurato che «farà a pieno la sua parte nella valorizzazione di questo prezioso reperto».

La lettera di Cristoforo Colombo era stata trafugata negli Anni 80 dalla Biblioteca Nazionale Marciana. Presto anche una mostra.
La lettera di Colombo conservata dal 2018 in Vaticano (Getty Images).
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