Criminalità minorile: il governo approva il decreto Caivano

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente le misure contro la criminalità giovanile. Sarà più facile per i minori finire in carcere: nel dl approvato si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Nel testo non c’è invece l’abbassamento dell’età per l’imputabilità. Non ci sarebbe la stretta sull’accesso dei minori ai siti porno. Secondo quanto riportato dall’Ansa la norma voluta dalla ministra Roccella non sarebbe entrata nel provvedimento. Il decreto legge Caivano, ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano, «prende spunto dalla presenza della premier Giorgia Meloni e di altri ministri una settimana fa in quel luogo dopo il terribile episodio di cronaca che ha sconvolto l’Italia ed intende individuare un modello d’intervento che varrà nell’immediato per Caivano e poi, ricorrendone le condizioni, per altre aree degradate del Paese»

L’avviso orale e il daspo urbano

Tra le misure c’è inoltre l’avviso orale, cioè una convocazione del minore che avrebbe commesso un reato, da parte del questore, «può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età». Previsto l’aumento delle pene per i minori trovati in possesso di armi o stupefacenti. Confermato il daspo urbano, o dacur, che verrà esteso ai minori sopra i 14 anni e consisterà, come spiegato dal ministro Piantedosi, «nell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamenti che aggravano il disordine urbano. Sarà valido anche per minorenni ultra 14enni».

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Nordio: «Rafforzata la sanzione per i genitori»

Il ministro della Giustizia Nordio ha dichiarato che «siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie». Nel testo «viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con con la pena della reclusione fino a 2 anni. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore».

Lo Stato ha deciso di «metterci la faccia»

«Volevo essere qui perché penso che il lavoro che abbiamo portato oggi in Cdm sia fatto di norme importanti su alcune materie in cui in passato lo Stato ha preferito di occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare e metterci la faccia perchè pericoloso. Io penso che quello di oggi è un segno di uno Stato che decide di mettere la faccia in materie complesse e difficili da risolvere» così ha commentato la premier Giorgia Meloni. «Il lavoro» per riqualificare Caivano «durerà qualche anno con una presenza cadenzata del governo, ho detto ai ministri che ognuno di loro deve andare per portare i propri mattoni. Inviamo un commissario che possa parlare con tutti gli attori ed insieme facciano un lavoro che durerà molto tempo» ha poi affermato aggiungendo che le norme approvate «sono frutto di una interlocuzione avviata con la visita a Caivano». Il commissario per la riqualificazione del comune di Caivano sarà Fabio Ciciliano, medico in servizio presso il Dipartimento di Pubblica sicurezza.

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