Covid, contagi, tamponi e nuove varianti: che autunno ci aspetta

Sono Eris e Pirola i nomi che fanno di nuovo paura. Le due varianti del Covid, infatti, hanno fatto alzare il livello di allarme, non solo in Europa. La prima, Eris, è quella maggiormente diffusa in Italia. Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità il 41,9 per cento dei casi sul territorio italiano è legato proprio a questa variante che preoccupa anche perché pare colpire nuovamente i polmoni.  «Gli studi adoggi effettuati evidenziano che EG.5 (Eris, ndr) è caratterizzata da un elevato tasso di crescita che, insieme a una diminuita capacità neutralizzazione da parte di anticorpi verso altre varianti giustificherebbe la sua prevalenza in diversi Paesi», spiega l’Iss che comunque al momento non ravvisa maggiori pericoli per la salute pubblica. I casi, comunque, aumentano.

In Italia i casi sono cresciuti del 44 per cento nell’ultima settimana

L’ultimo bollettino settimanale pubblicato l’8 settembre evidenzia una crescita del 44 per cento dei contagi nell’ultima settimana (21.309 casi contro i 14.866 della settimana scorsa). Sale anche l’incidenza a 31 casi per 100 mila abitanti rispetto ai precedenti 24. Cresce lievemente l’occupazione delle terapie intensive (0,6 per cento rispetto allo 0,4 per cento della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 49 persone. La fine dell’estate, insomma, è stata caratterizzata da un trend di forte crescita, senza considerare che con i test fai da te molti casi restano sotto traccia, non rientrando nelle statistiche ufficiali.

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In Italia la variante Eris rappresenta il 41,9 per cento dei casi (Ansa).

In ospedale tamponi obbligatori solo per i sintomatici 

Il ministero guidato da Orazio Schillaci per ora non ha attuato alcuna stretta. Anzi si allentano ulteriormente le restrizioni. L’ultima circolare del ministero elimina per gli asintomatici l’obbligo di tampone per entrare in ospedale anche nei reparti con pazienti fragili o in pronto soccorso. Obbligo che resta invece per chi è sintomatici o ha avuto rapporti stretti con positivi nei cinque giorni precedenti. Ai visitatori delle Rsa invece è raccomandato fortemente di eseguire un test. Da un mese inoltre è stata abolito l’isolamento obbligatorio per i positivi. Una persona malata può tranquillamente uscire di casa senza incorrere in sanzioni. C’è al momento solo la raccomandazione di isolarsi fino a quando sono presenti i sintomi, oltre a evitare contatti con persone fragili e indossare la mascherina. Chi invece ha avuto contatti con un contagiato deve semplicemente far attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi come mal di gola, tosse o raffreddore. Intanto, il dicastero sta preparando la campagna vaccinale per la stagione invernale, consigliata agli over 60 e ai fragili. A parte questo, pare che la violenza con cui la pandemia ha colpito il nostro Paese non abbia insegnato molto altro. Come sottolineato dalla Fondazione Gimbe, l’Italia nel 2022, secondo l’OECD Health Statistics 2023 che calcola la spesa sanitaria pubblica dei Paesi dell’area Ocse, si attesta al 6,8 per cento del Pil, 0,3 punti percentuali rispetto alla media del 7,1 per cento. In Europa sono ben 13 i Paesi che in percentuale investono più dell’Italia, con un gap che va dai +4,1 punti percentuali della Germania (10,9 per cento del Pil) ai +0,3 dell’Islanda (7,1 per cento).

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Il ministro della Salute Orazio Schillaci (Imagoeconomica).

Mascherine nei luoghi affollati: il consiglio di Pregliasco

Se Eris preoccupa l’Italia, oltre confine è Pirola che sta alimentando timori di un ritorno al passato: negli Stati Uniti la variante si sta diffondendo con grande rapidità. L’immunologo Anthony Fauci, in pensione da fine 2022, ha sollecitato una maggiore attenzione nella protezione delle vie respiratorie, visto che «quando il volume dei casi nella società raggiunge un livello ragionevolmente alto, i soggetti vulnerabili, gli anziani, quelli con patologie di base, saranno più suscettibili, se si infettano, di contrarre malattie gravi che portano all’ospedalizzazione». Intanto a New York sono riapparse le mascherine. E in Italia? Per ora sono state archiviate, anche se recentemente Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano, ha invitato a indossarle nei luoghi molto affollati e sui mezzi di trasporto. Intanto Moderna ha annunciato che il suo vaccino aggiornato è efficace anche contro la variante Pirola: genera infatti un aumento di 8,7 volte degli anticorpi neutralizzanti. Risultati simili sono stati ottenuti anche nei test contro Eris e la variante FL.1.5.1 (Fornax) che in Usa è la seconda più diffusa. Ora si attende l’approvazione dalla Food and Drugs Administration Usa e dall’Ema europea.

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Fabrizio Pregliasco (Imagoeconomica).

L’Oms invita alla prudenza in vista della stagione invernale 

Gli organismi internazionali hanno drizzato le antenne per non farsi cogliere impreparati. «Continuiamo a vedere tendenze preoccupanti per il Covid 19 in vista della stagione invernale nell’emisfero settentrionale», ha affermato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. «I decessi stanno aumentando in alcune parti del Medio Oriente e dell’Asia – ha evidenziato –  i ricoveri in terapia intensiva stanno aumentando in Europa e i ricoveri ospedalieri stanno aumentando in diverse regioni». Da qui l’appello alla ripresa di una campagna vaccinale.

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