Cos’è la precettazione di uno sciopero e quando viene emessa

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha minacciato di usare la precettazione per comprimere lo sciopero dei trasporti indetto per il 17 novembre dai sindacati Cgil e Uil. Salvini sostiene che «sia legittimo scioperare quattro ore ma non possono esserci scioperi di 24 ore» e quindi, se i sindacati non aderiranno alla richiesta della Commissione di garanzia per contingentare la mobilitazione, interverrà. «Mi auguro che non si superi il limite. Altrimenti saremmo di fronte alla prova che si apre un attacco al diritto di sciopero e non staremo a guardare», è stata la risposta del segretario della Cgil Maurizio Landini.

I requisiti per poter precettare uno sciopero

La precettazione è un provvedimento amministrativo straordinario con cui l’autorità competente impone il termine di una mobilitazione, tramite la sua sospensione e rinvio, oppure riducendone l’orario. Secondo la legge n.146 del 1990, uno sciopero può essere precettato qualora «sussista il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati dall’art. 1, comma 1° (“l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, ndr), che potrebbe essere cagionato dall’interruzione o dalla alterazione del funzionamento dei servizi pubblici conseguente l’astensione collettiva da parte dei lavori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori». L’ordinanza di precettazione, per essere valida, deve partire da una richiesta della Commissione di garanzia almeno 48 ore prima dell’inizio dello sciopero e non prima di aver tentato una conciliazione tra le parti. In caso di particolare urgenza può anche partire dal presidente del Consiglio o da un ministro da lui delegato.

Cos'è la precettazione di uno sciopero e quando viene emessa
Maurizio Landini e Matteo Salvini (Imagoeconomica).

Gli altri casi di precettazione

È importante sottolineare che la precettazione è in ultima istanza una forzatura della politica ed è uno strumento che inevitabilmente alza lo scontro tra i sindacati e il governo in carica. Anche per questo, il legislatore invita le parti coinvolte a desistere da comportamenti che possano causare situazioni di tensione e pericolo, favorendo la conciliazione. Si pronuncia un’ordinanza di precettazione solo nel caso in cui questo tentativo fallisca. Andando indietro nel tempo, i casi di precettazione non sono molti: nel maggio 2000 Bersani precettò i ferrovieri, nel settembre 2005 il ministro Lunardi precettò gli scioperi del personale dell’Alitalia. Nel dicembre del 2007, invece, fu Bianchi a precettare lo sciopero degli autotrasportatori, mentre nel 2008 Matteoli precettò quello dei ferrovieri.

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