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Corea del Sud, gli scout italiani saranno evacuati prima dell’arrivo del tifone Khanum
I contingenti italiani di scout attualmente a Saemangeum, vicino a Buan, nella provincia di Jeollaeul, per il raduno mondiale in Corea del Sud, sono pronti all’evacuazione. Lo ha annunciato la Farnesina, che negli ultimi giorni ha seguito da vicino gli sviluppi legati all’arrivo del tifone Khanun. Quest’ultimo porterà sul Paese nubifragi e forti venti che potranno toccare anche i 154 chilometri all’ora. L’evento, intitolato Jamboree, si è chiuso il 7 agosto, con diversi giorni d’anticipo rispetto ai programmi. Gli organizzatori hanno spiegato: «Sarà prevista una partenza anticipata per tutti i partecipanti».
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Il contingente italiano composto da 1.200 persone: «Stanno bene»
I giovani accorsi in Corea del Sud per l’evento sono circa 40 mila. Già lo scorso weekend hanno lasciato il Paese circa 4 mila scout britannici e oltre 1.500 statunitensi. Il ministro degli Esteri ha diramato una nota: « L’Ambasciata d’Italia a Seoul, d’intesa con la Farnesina e in costante contatto con le Autorità locali, continua a monitorare le condizioni dei 1.200 partecipanti che compongono il contingente italiano. I connazionali stanno bene e non hanno lamentato alcuna criticità. Nei giorni scorsi, le condizioni metereologiche hanno complicato la partecipazione delle oltre cinquantamila persone giunte nella costa occidentale del Paese per il venticinquesimo raduno mondiale dello scoutismo. Per questa ragione, il Governo coreano ha disposto, in data odierna, il trasferimento degli scout, che lasceranno il luogo dell’evento in bus per raggiungere siti e campus universitari nell’area metropolitana di Seoul e in altre località della Corea del Sud».
I media sudcoreani hanno attaccato il governo, definendo l’evento una «vergogna nazionale». Secondo i giornali locali, la Corea del Sud si è fatta trovare impreparata ad accogliere oltre 40 mila ragazzi da tutto il mondo, molti dei quali hanno avuto problemi di salute legati sia al gran caldo sia al Covid. Per i media, il campeggio, organizzato su un’are di oltre otto chilometri quadrati, non era adeguato ed è stato definito «in cattive condizioni». Le autorità sudcoreane hanno intanto stanziato 6,9 miliardi di won, pari a 5 milioni di euro, per far fronte all’emergenza, in attesa del tifone.