Consiglio dei ministri: dalla Nadef al nuovo decreto migranti

Durante la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, tenutasi mercoledì 27 settembre, è stata approvata la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Come anticipato, approvato anche il decreto migranti che contiene una stretta sulle espulsioni e sul fenomeno dei falsi minorenni. Confermato l’aumento del contingente militare dell’operazione Strade sicure, con ulteriori 400 unità.

Nadef e Pil

Nella Nadef, che arriverà in Aula alla Camera l’11 ottobre, il governo ha indicato un’impostazione di bilancio «all’insegna della serietà e del buon senso» riporta l’Agenzia. Secondo quanto si apprende, sì «agli aiuti alle famiglie con redditi medio bassi» e «al taglio del cuneo». Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha inoltre affermato: «Abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita di quest’anno allo 0,8 per cento, e anche le stime per l’anno prossimo».

Il Pil del 2024 crescerà dell’1,2 per cento, mentre il deficit/Pil nel 2023 sale dal 4,3 per cento al 5,3 per cento interamente per l’effetto del Superbonus 110 per cento. I bonus edilizi avranno infatti un impatto negativo sui conti pubblici e, in assenza di questi, il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno.

Migranti, accertamenti più rapidi sull’età

Il decreto migranti approvato dal Cdm, spiegano fonti di governo citate dall’Ansa, «prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l’età del minore straniero non accompagnato». Gli accertamenti sono autorizzati dalla procura dei Minorenni. «Se l’età dichiarata non corrisponde al vero» – hanno aggiunto – «lo straniero è condannato per falsa attestazione.

Stretta sulle espulsioni

La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale. Qualora lo straniero presentasse una nuova domanda di protezione internazionale durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della Commissione territoriale valuterà preliminarmente e immediatamente l’eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale.

Tutela delle donne migranti

Finora «le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello». Per tutte le altre «la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti». Con il decreto appena approvato, tutte le donne migranti, dunque non più solo quelle in stato di gravidanza, vedranno garantito «l’accesso nelle strutture di maggiore tutela».

Smart working e proroghe

Approvato anche il decreto proroghe sullo smart working. Il Consiglio dei ministri, fa sapere l’Agenzia, ha approvato il dl in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali, con il prolungamento fino al 31 dicembre dello smart working per i lavoratori fragili nella P.a.

 

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