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Cipro, il Covid ha ucciso migliaia di gatti: sarà usata la pillola per gli umani
Cipro fa i conti con una nuova emergenza Covid. Non si tratta di un’altra variante in grado di mettere a repentaglio la vita dell’essere umano, ma di una mutazione che attacca i gatti. L’ondata ha portato il virus a contatto con centinaia di felini ed è scattata una corsa contro il tempo per salvarne il più possibile. I veterinari sono stati autorizzati a utilizzare le pillole anti-Covid precedentemente destinate ai pazienti umani. Ma si stima che da gennaio a luglio ne siano morti già oltre 300mila esemplari.
Pipis: «Abbiamo 80mila pillole»
Il direttore dei servizi sanitari del governo, Christodoulos Pipis, è stato contattato dal Guardian. E ha analizzato la situazione relativamente ai farmaci: «Abbiamo fatto il punto su 500 scatole di farmaci. È il primo lotto di 2mila confezioni che sarà reso disponibile. Ciascuna contiene 40 capsule, quindi stiamo parlando di un totale di 80mila». Ha poi parlato di «aumento allarmante» di peritonite infettiva velina, causata proprio dal coronavirus. Il focolaio è stato notato a Nicosia a gennaio. Poi in tre mesi si è diffuso in tutta l’isola. La pillola sarà distribuita al costo di 2 euro e 50 centesimi ciascuna, ma solo in seguito a una diagnosi formale del veterinario locale.
Da gennaio 300mila felini morti
A stimare il numero di gatti coinvolti è la Cat protection and Welfare society di Cipro, la Paws. Secondo uno studio, sono circa 300mila i felini, domestici e randagi, vittime del virus da gennaio 2023 e ne primi sei mesi dell’anno. Una stima che i veterinari, invece, tendono a minimizzare. Secondo i medici locali si tratterebbe invece di 8mila esemplari, numero comunque alto. La presidente della Pancyprian Veterinary Association, Nektaria Ioannou Arsenoglou, si è detta «felice che il farmaco sia stato approvato. Darà alle persone la possibilità di curare i propri gatti in modo da poterne salvare di più, farà la differenza».