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Cicciolina denuncia e fa arrestare il figlio: «Mi ha minacciata con un taser»
Il tribunale di Roma ha emesso un provvedimento di divieto di dimora nella città di Roma contro Ludwig Koons, il figlio di Cicciolina, celebre diva degli anni ’80, nome d’arte di Ilona Staller. L’attrice, famosa per i suoi ruoli nel mondo del cinema porno, lo ha denunciato e fatto arrestare dopo essere stata minacciata con un taser. L’uomo ha tentato di estorcerle dei soldi, utilizzando la pistola a impulsi elettrici, considerata «un’arma propria» e il cui utilizzo «è sottoposto al possesso di un porto d’armi». Durante l’udienza per direttissima a piazzale Clodio, Koons si è difeso, ammettendo i litigi ma respingendo le accuse di minacce. E sul taser ha dichiarato che si tratta di «un regalo di un mio amico, non sapevo fosse illegale».

Nel 2010 Koons denunciato per spaccio di stupefacenti
Non è la prima volta che Ludwig Koons finisce in tribunale. Nel 2010, infatti, è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, dopo aver detto no alla perquisizione di casa sua e della madre. Koons, all’epoca 17enne, è poi finito in comunità a Civitavecchia, in provincia di Roma. Nel garage dell’abitazione sono stati trovati 49 grammi di hashish e tre di cocaina. Anche Ilona Staller, tredici anni fa, è stata segnalata alla procura di Roma per aver impedito ai carabinieri di entrare in casa e condannata, nel 2013, a sette mesi di reclusione. Il suo avvocato ha accusato i militari di non aver avuto alcun «decreto del magistrato» per poter procedere con la perquisizione.
Ludwig nato dalla storia tra Cicciolina e l’artista Jeff Koons
Ludwig Koons è nato nel 1992 dalla relazione che Ilona Staller ha intrecciato con Jeff Koons, artista degli Stati Uniti e una vera icona del neo-pop in quel decennio. Il loro matrimonio, avvenuto nel 1991, è durato fino all’anno successivo. La rottura poco dopo la nascita di Ludwig, per cui è andata in scena una causa milionaria con al centro l’affidamento del bambino. Da lì la scelta dell’attrice, due anni dopo, di volare in America e riportare il figlio in Italia. Per questa vicenda è stata poi condannata nel 2002 a otto mesi di reclusione con la condizionale in Cassazione. Nella storia tra lei e l’artista ci sono diversi processi, ma il più importante è quello vinto da Cicciolina nel 1999, che le ha permesso di tenere con sé il figlio.
