Chi è Monica Giandotti, giornalista al posto di Bianca Berlinguer

Le voci si rincorrono dentro e fuori la Rai su chi potrebbe prendere il posto di Bianca Berlinguer il martedì sera, su Rai 3. Un nome fra tutti sembra riscuotere maggiori conferme, quello della giornalista Monica Giandotti. L’annuncio, come riportato dal Corriere, potrebbe essere imminente, addirittura durante la prossima presentazione dei nuovi palinsesti che si terrà il 7 luglio a Napoli.

A sostituire Bianca Berlinguer il martedì sera su Rai 3 potrebbe essere Monica Giandotti. Vita e carriera della giornalista.
Monica Giandotti, giornalista (foto Imagoeconomica).

Monica Giandotti, esordi e carriera 

Quaranticinquenne romana, la Giandotti ha esordito nelle tivù locali, come riportato dal quotidiano, per poi proseguire come inviata di Blog – La versione di Banfi, andato in onda su Rete 4. Tra il 2018 e il 2019 è arrivata in Rai con la conduzione di Agorà Estate su Rai 3, dopo la quale è passata al Tg3 nell’edizione delle 19.00. Successivamente anche conduttrice della versione invernale di Agorà, ha curato la presentazione di UnoMattina al fianco di Marco Frittella.

La passione per il giornalismo e per la danza

Sposata con Stefano Cappellini, editorialista di Repubblica, da piccola praticava danza classica, moderna, e flamenco, poi la scintilla da giovanissima e la passione per il giornalismo: «Quando ero una ragazzina – riporta il Corriere –  ci fu un episodio di cronaca nera nel quartiere dove sono nata e cresciuta di cui si parlò molto: uscirono diversi articoli che parlavano di una realtà che io non riuscivo a riconoscere, così mi venne di scrivere una lettera che fu ripresa e pubblicata sul giornale locale. Quando mi intervistarono e mi chiesero chi volessi diventare da grande, mi venne spontaneo rispondere che sarei voluta diventare una giornalista, raccontare storie. Avevo 17 anni».

La Giandotti e il suo modello di talk

Al di là della conferma o meno della notizia sul suo presunto ingresso al posto della Berlinguer, la Giandotti ha le idee molto chiare: «Non mi sono mai piaciuti i talk in cui ci si strilla addosso, perché da casa non si capisce nulla. Bisogna cercare di essere il più comprensibili possibili per il pubblico, è fondamentale se fai televisione».

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