Cate Blanchett al Parlamento europeo: «Esternalizzare i migranti è disumano e dannoso»

Le pratiche di esternalizzazione della gestione della migrazione sono «politiche inefficaci e disumane» che hanno «sprecato miliardi di dollari dei contribuenti» e sono ormai «un approccio screditato e in gran parte abbandonato». Lo ha sottolineato Cate Blanchett, attrice australiana e ambasciatrice dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), parlando all’Eurocamera. «Mi chiedo se coloro che ora mettono in dubbio la Convenzione sul diritto d’asilo abbiano mai incontrato un rifugiato o sono stati costretti ad affrontare il costo umano di politiche dannose come l’esternalizzazione», ha accusato l’attrice parlando all’Assemblea. L’esternalizzazione dei migranti è una strategia politica che consiste nel trasferire la responsabilità della gestione dei flussi migratori dai paesi di destinazione a paesi terzi, in particolare quelli di transito dei migranti, in cambio di ingenti aiuti finanziari e di cooperazione per la gestione degli hotspot. Rientra all’interno di questa strategia il recente accordo tra Italia e Albania, per l’apertura nel paese extra Ue di strutture per la gestione dei richiedenti asilo arrivati nei porti italiani.

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