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Caso Orlandi, il portavoce del Vaticano: «Nessuna violazione della confessione»
Il Vaticano ha affidato al suo portavoce Matteo Bruni la dichiarazione sulle ultime vicende del caso Orlandi che hanno coinvolto la sorella di Emanuela, Natalina Orlandi in merito alle presunte molestie dello zio Mario Meneguzzi: «L’ufficio del promotore di giustizia sta cooperando attivamente con le autorità competenti italiane. Proprio in questo spirito, il 19 aprile scorso, i magistrati vaticani hanno consegnato riservatamente all’Italia, coperta dal segreto istruttorio, la documentazione disponibile relativa al caso, inclusa quella raccolta nei mesi precedenti nel corso dell’attività istruttoria».
La Santa Sede «condivide il desiderio di verità della famiglia»
Nella comunicazione di Bruni si precisa che «La Santa Sede condivide il desiderio della famiglia di arrivare alla verità sui fatti e, a tale fine, auspica che tutte le ipotesi di indagine siano esplorate» specificando che «in merito alle notizie che coinvolgono un parente di Emanuela, si rileva che la corrispondenza in questione indica espressamente che non vi è stata alcuna violazione del sigillo sacramentale della confessione».