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Caso La Russa, Meloni: «Io non sarei intervenuta. Solidarizzo con la ragazza»
Giorgia Meloni interviene sul caso La Russa. La premier, a Vilnius per il vertice Nato, ha risposto alle domande dei giornalisti circa le parole del presidente del Senato in difesa del figlio Leonardo Apache, denunciato da una 22enne per violenza sessuale. La premier è stata lapidaria: «La politica resti fuori. Comprendo da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda». Poi le parole sulla giovane: «Tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi». La Russa, nel difendere il figlio, aveva parlato proprio del tempo intercorso tra il presunto stupro e la denuncia della 22enne.
Meloni: «Nessun conflitto con la magistratura»
«Approfitto per fare chiarezza», ha continuato poi Giorgia Meloni. «Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c’è, dal mio punto di vista, alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso». Per la premier non ci sarà alcuna guerra con i magistrati: «Rafforzare la terzietà del giudice è un modo per aggredire la magistratura? Non sono d’accordo, così si garantisce la maggiore efficienza della magistratura. Qual è il nesso tra una polemica che nasce su un fatto specifico e la separazione delle carriere? Le due cose non sono legate. Si rischia di scivolare su un dibattito che non aiuta. Consiglio prudenza. Sono due materie completamente diverse».
Meloni sul caso Santanchè: «Questione extrapolitica»
La premier ha poi affrontato il caso legato alle indagini della procura di Milano su Daniela Santanché e le imprese Visibilia e Ki Group. «La questione è extrapolitica», ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia, «non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L’anomalia è che al ministro non viene notificata l’indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l’informativa. Io segnalo un problema di procedura».
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Sul caso Delmastro la premier si è detta «molto colpita» per l’imputazione coatta
Infine Meloni interpellata sul sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, dopo l’imputazione coatta per rivelazione del segreto di ufficio sul caso Cospito, ha attaccato: «La questione di Delmastro mi ha molto colpita, è una questione politica. È stata adottata una procedura coattiva nei suoi confronti, fatto che non avviene quasi mai, mi sono informata e sono numeri di irrilevanza statistica».