Caso Crosetto, la commissione Antimafia dice no all’audizione: «Non è nostro compito»

L’ufficio di presidenza della commissione Antimafia, guidato da Chiara Colosimo, ha valutato e rigettato la richiesta prevenuta dal gruppo parlamentare del Pd di audire Guido Crosetto. I dem avrebbero voluto che il ministro della Difesa spiegasse in Aula le frasi rilasciate al Corriere della Sera, durante una discussa intervista in cui ha parlato di una «l’opposizione giudiziaria», che «ha sempre affossato i governi di centrodestra».

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La presidenza: «Non spetta a noi»

L’ufficio di presidenza, in una nota, ha spiegato che la richiesta «non possa essere ricondotta ai compiti che la legge istitutiva attribuisce alla Commissione antimafia. Vista la pubblica disponibilità del ministro Guido Crosetto a riferire, è utile che possa farlo nelle sedi parlamentari più idonee».

Crosetto da New York: «Bolle per riempire vuoto politico»

Dopo la richiesta formale presentata dal Pd, il ministro della Difesa è tornato a parlare sul caso e si è detto disponibile al confronto. Crosetto, impegnato a New York, ha dichiarato: «Se vogliono che la riferisca in Parlamento, la riferisco volentieri, ma siccome non sono ministro della Giustizia, per rispetto istituzionale, preferisco farlo in alcune commissioni come la Commissione Antimafia o al Copasir. Decidano loro cosa ritengono migliore, per il resto parlare di Giustizia non spetta a me. Probabilmente ho sbagliato a parlare di domenica, quando non avevano altri argomenti. In Italia ogni tanto si formano bolle per riempire il vuoto politico».

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