Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Caso Crosetto, la commissione Antimafia dice no all’audizione: «Non è nostro compito»
L’ufficio di presidenza della commissione Antimafia, guidato da Chiara Colosimo, ha valutato e rigettato la richiesta prevenuta dal gruppo parlamentare del Pd di audire Guido Crosetto. I dem avrebbero voluto che il ministro della Difesa spiegasse in Aula le frasi rilasciate al Corriere della Sera, durante una discussa intervista in cui ha parlato di una «l’opposizione giudiziaria», che «ha sempre affossato i governi di centrodestra».
LEGGI ANCHE: Le insinuazioni di Crosetto sulla magistratura prolungano la guerra tra giustizia e politica
La presidenza: «Non spetta a noi»
L’ufficio di presidenza, in una nota, ha spiegato che la richiesta «non possa essere ricondotta ai compiti che la legge istitutiva attribuisce alla Commissione antimafia. Vista la pubblica disponibilità del ministro Guido Crosetto a riferire, è utile che possa farlo nelle sedi parlamentari più idonee».
Crosetto da New York: «Bolle per riempire vuoto politico»
Dopo la richiesta formale presentata dal Pd, il ministro della Difesa è tornato a parlare sul caso e si è detto disponibile al confronto. Crosetto, impegnato a New York, ha dichiarato: «Se vogliono che la riferisca in Parlamento, la riferisco volentieri, ma siccome non sono ministro della Giustizia, per rispetto istituzionale, preferisco farlo in alcune commissioni come la Commissione Antimafia o al Copasir. Decidano loro cosa ritengono migliore, per il resto parlare di Giustizia non spetta a me. Probabilmente ho sbagliato a parlare di domenica, quando non avevano altri argomenti. In Italia ogni tanto si formano bolle per riempire il vuoto politico».