Carta solidale, come sapere se si ha diritto allo sconto sulla spesa alimentare

È tutto pronto per il lancio della carta solidale 2023, uno strumento pensato per il sostegno alle persone che si trovano in maggiore difficoltà economica. Si tratta di una card che potrà essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità dai cittadini che sono stati individuati dall’Inps e dai Comuni di residenza come beneficiari rispetto ai requisiti previsti dalla Legge di bilancio 2023. Le liste sono state già redatte, anche se ancora non è stata data la comunicazione ai soggetti beneficiari.

Carta solidale 2023: cos’è e come funziona

A sostegno della carta solidale 2023 il governo italiano ha stanziato 503 milioni di euro che verranno distribuiti ai beneficiari con delle prepagate PostePay del valore di 382,50 euro ciascuna. La misura sarà una tantum e avrà come destinatari i nuclei familiari che presentano un Isee inferiore a 15 mila euro e che non ricevono altre forme di sussidio (Reddito di cittadinanza, Reddito di inclusione o Indennità di disoccupazione). Attualmente è prevista la distribuzione di 1 milione e 300 mila carte, con le graduatorie che sono state elaborate dai singoli Comuni. Questi ultimi, visti i problemi organizzativi che si erano palesati nel corso delle ultime settimane, possono beneficiare di uno slittamento al 18 luglio per completare le procedure necessarie al riconoscimento della carta. Ogni ente locale, inoltre, potrà decidere come effettuare le comunicazioni – privatamente o tramite pubblicazione sul sito istituzionale – ai beneficiari che coincidono con gli intestatari dell’Isee.

Potrà essere utilizzata per l’acquisto di generi alimentari

Nel momento in cui il beneficiario riceverà la comunicazione relativa alla carta solidale, potrà ritirarla allo sportello postale e, come detto, l’importo caricato sarà di 382,50 euro. Tale valore è uguale per tutti e, per poterne godere, è necessario che l’intestatario effettui un acquisto entro due mesi dalla ricezione. Le somme potranno essere spese in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, con l’esclusione delle bevande alcoliche e del tabacco.

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