«Carlo e Kate razzisti con Archie»: l’edizione olandese di Endgame fa i nomi per errore

A Buckingham Palace la Royal Family si sta interrogando da ore su come procedere dopo le rivelazioni fatte dall’edizione olandese di Endgame, il nuovo libro di Omid Scobie. Nella versione pubblicata in Olanda e già ritirata dal mercato, l’autore ha svelato i nomi di chi, all’interno della famiglia reale, avrebbe fatto commenti razzisti su Archie, il primo figlio di Harry e Meghan, prima ancora che nascesse. Si tratterebbe di Re Carlo e di sua nuora Kate Middleton, principessa di Galles.

«Carlo e Kate razzisti con Archie» l'edizione olandese di Endgame fa i nomi per errore
Re Carlo III insieme a Kate e William (Getty Images).

Il racconto di Meghan da Oprah Winfrey

A parlare per prima della vicenda è stata nel marzo del 2021 la stessa Meghan Markle. Ospite da Oprah Winfrey, la moglie del principe Harry ha raccontato che almeno un membro della famiglia avrebbe chiesto di che colore sarebbe stata la pelle del piccolo Archie dopo la nascita. Meghan, all’epoca, si è rifiutata di rivelare i nomi e l’unico dettaglio reso noto è stato che non si trattava della Regina Elisabetta. L’accusa di razzismo ha infastidito la famiglia reale già due anni fa, ma ora è diventata un caso. I giornalisti della Bbc hanno chiesto ai portavoce di Buckingham Palace se ci siano in procinto azioni legali. La risposta è stata: «Stiamo esplorando tutte le possibilità».

«Carlo e Kate razzisti con Archie» l'edizione olandese di Endgame fa i nomi per errore
Meghan ed Harry (Getty Images).

Scobie si è difeso: «Solo un errore»

La prima edizione di Endgame pubblicata in Olanda ha fatto il resto. La casa editrice l’ha ritirata dal mercato, ma centinaia di copie sono state vendute prima che l’errore venisse scoperto. E così il giornalista televisivo Piers Morgan ha rivelato i nomi in diretta nel Regno Unito: «Vi dirò i nomi dei due importanti reali citati nella versione olandese del libro perché, francamente, se un lettore olandese può entrare in una libreria e vedere questi nomi, anche i britannici, che pagano per la famiglia reale, hanno il diritto di saperli». Scobie è stato accusato di aver utilizzato questo espediente per incrementare le vendite. L’autore, però, si è difeso e ha dichiarato di non sapere come sia stato possibile. Si sarebbe trattato di «un errore». Avviata anche un’indagine interna alla casa editrice.

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