Brucia la Sicilia, 86 incendi in tutta l’isola: un terzo solo a Palermo

La Sicilia sta vivendo ore drammatiche. Dalla notte tra il 24 e il 25 luglio, decine di incendi hanno colpito tutta la Regione, costringendo i vigili del fuoco a centinaia di interventi, tutt’ora in corso. Secondo i dati della sala operativa aggiornati alle 12 gli incendi sono stati 86, di cui 26 nella sola Palermo, 17 a Messina, 12 a Catania, 8 a Siracusa, 7 a Enna, 6 a Trapani, 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta e uno a Ragusa. Ai vigili del fuoco siciliani si sono aggiunti alcuni reparti dalla Campania e si attende l’arrivo dei rinforzi provenienti dal Lazio e dalla Toscana.

Incendi in Sicilia: oltre 300 interventi e 86 focolai
Uno degli incendi a Palermo ha colpito una discarica (ANSA).

A Palermo è morta una donna di 88 anni

La situazione peggiore è quella di Palermo. Una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, è morta perché i sanitari non sono riusciti a raggiungerla a causa degli incendi. A causa delle fiamme che minacciano le abitazioni sono state evacuate 1.000 persone circa ad Altofonte, comune a 12 km da Palermo e circa 500 nel capoluogo. Lo dice la protezione civile regionale. Gli incendi che stanno interessando tutta la zona collinare periferica di Palermo, al momento, sono in gestione, affermano dalla protezione civile.

I canadair del Dipartimento nazionale e gli elicotteri della forestale regionale alle prime luci dell’alba hanno iniziato a operare spegnendo, nonostante il vento e le turbolenze, le fiamme più pericolose. Le zone più colpite del palermitano sono Altofonte, zona Baita, a Palermo: Ciaculli, Mondello, Tommaso Natale, Capo Gallo, Pizzo Sella, poi Borgetto, Terrasini, Poggio Ridente, Capaci, zona Le Roy Merlin a Palermo, Isola delle Femmine. Le famiglie evacuate sono state accolte nell’area di attesa in piazzale Francia predisposto dalla Protezione civile regionale e comunale. Tuttavia molte stanno rientrando nelle proprie case le quali non sono più a rischio incendio o stanno trovando ricovero da parenti e amici.

L’aeroporto Falcone Borsellino è stato riaperto in mattinata

Dopo lo stop al traffico aereo deciso nella notte dalle autorità a causa delle fiamme che hanno circondato la zona perimetrale dello scalo, intorno alle 11 è stato riaperto l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Al momento sono stati autorizzati i voli in partenza, mentre per quelli in arrivo si stanno monitorando le condizioni meteo visto che nella zona soffia anche un forte vento di scirocco. Lo ha comunicato la Gesap, la società che gestisce i servizi dello scalo aeroportuale.

L’asp di Palermo chiede ai cittadini di restare a casa

Nel pomeriggio, l’azienda sanitaria provinciale di Palermo ha lanciato un appello ai cittadini. In una nota si legge: «Le alte temperature registrate in questi giorni in tutto il territorio della città metropolitana di Palermo, unitamente alla presenza di fumo generato dai numerosi incendi potrebbero determinare nella popolazione esposta, con particolare riferimento alle persone più deboli, l’insorgenza di disturbi all’apparato cardio-circolatorio e respiratorio. Pertanto, nelle more di una mitigazione del fenomeno e di acquisire i risultati delle analisi in corso, si raccomanda di evitare l’esposizione prolungata all’aperto se non in casi strettamente necessari. La suddetta indicazione trova particolare applicazione nei soggetti anziani e fragili ai quali si raccomanda di non uscire di casa se non per motivi eccezionali e possibilmente accompagnati».

Incendi in Sicilia: oltre 300 interventi e 86 focolai
Persone evacuate (ANSA).

A Messina evacuazioni a Santo Stefano di Camastra e Casabianca

Simile la situazione nel Messinese. A Santo Stefano di Camastra sono stati evacuati i supermercati e diverse abitazioni. I residenti provano a difendersi dalle fiamme bagnando i campi. Nel Comune di Messina, nella frazione di Casabianca, i residenti hanno lasciato le case scortati dai vigili del fuoco. Una delle direttive principali della città, la SS113 è bloccata e così anche diversi tratti dell’autostrada A20.

A Trapani evacuate 28 persone

La Guardia Costiera di Trapani è intervenuta la notte scorsa per salvare ed evacuare 28 persone dalla spiaggia di fronte il villaggio turistico di Calampiso. La gente è stata costretta a rifugiarsi verso il mare dopo un incendio di grande dimensioni che ha interessato il complesso residenziale a San Vito Lo Capo. E’ iniziato tutto alle 2:35 circa, quando un incendio fomentato dal vento di scirocco ha interessato il complesso turistico dove erano presenti solo i dipendenti della struttura ricettiva.

Ricevuta la chiamata di soccorso la Capitaneria di Porto di Trapani ha disposto l’ intervento da mare della motovedetta CP 877, per assicurare l’evacuazione delle persone, ed è partito un gommone dalla delegazione di spiaggia di San Vito Lo Capo per effettuare il trasbordo dei soggetti in difficoltà dalla spiaggia e dalla zona di mare di bassi fondali verso la motovedetta che, a causa del pescaggio, non poteva avvicinarsi oltre 100 metri dalla battigia per evitare d’incagliarsi. L’intervento del gommone però è stato impossibile a causa del forte vento e del mare mosso. Sono stati chiamati i proprietari di alcuni natanti privati che hanno preso le persone portandole sulla motovedetta, che alle 4.30 circa le ha sbarcate.

Incendi in Sicilia: oltre 300 interventi e 86 focolai
I turisti salvati a Trapani (ANSA).

Fiamme all’interno del parco di Segesta

Il parco archeologico di Segesta, in provincia di Trapani, è stato parzialmente distrutto dalle fiamme. Colpiti il punto ristoro e la zona souvenir. Le fiamme hanno lambito il tempio. Sono state distrutte anche le case di legno dei custodi.

Nel Siracusano evacuati hotel e abitazioni

Stessa situazione a Siracusa. Al Villaggio Miano sono stati evacuati ospiti e personale di un hotel, oltre a diverse abitazioni minacciate dai roghi. In mattinata alcuni incendi hanno colpito anche i comuni tra Solarino e Floridia.

Ad Aci Catena la sindaca chiede aiuto

A Catania, dove già nei giorni scorsi la popolazione ha subito i disagi generati da blackout e dalla mancata erogazione dell’acqua, la situazione non è semplice. Ad Aci Catena, in provincia, la sindaca Margherita Ferro ha chiesto un intervento immediato parlando di «situazione drammatica» nella frazione di San Nicolò. A scopo precauzionale sono state fatte evacuare decine di abitazioni. La prima cittadina su Facebook invita tutti a «restare a casa» e chiede l’intervengo «di elicotteri e canadair».

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