Bonus in busta paga ad agosto da 185 a 534 euro: a chi spetta

Ci sono buone notizie per i lavoratori dipendenti della Pubblica amministrazione che, ad agosto 2023, potranno contare su un bonus in busta paga. Proprio nel mese vacanziero per eccellenza, infatti, è previsto l’arrivo della prima rata del bonus una tantum pari all’1,5 per cento della retribuzione introdotto dalla legge di Bilancio 2023.

Bonus busta paga agosto 2023

Il bonus rientra negli interventi messi in campo dal governo per aiutare chi lavora nel settore pubblico contro il caro vita. Entrando più nello specifico, 3,2 milioni di persone possono contare per tutto il 2023 su un emolumento spalmato su 13 mesi. Fin qui nessuna delle mensilità è stata distribuita, mentre ad agosto, oltre alla maggiorazione prevista, ci sarà anche il recupero degli arretrati.

Gli aumenti

Gli aumenti sono strettamente collegati al valore dello stipendio classico e, secondo le stime, tra arretrati e incrementi ad agosto 2023 ci saranno delle cifre aggiuntive comprese tra i 185 e i 534 euro. Si sottolinea che non tutti i dipendenti pubblici potranno sfruttare questo benefit ad agosto: alcune categorie, come gli insegnanti supplenti, dovranno infatti attendere il mese successivo. Come anticipato, la misura si rivolge solo a chi lavora:

  • in tutte le amministrazioni dello Stato;
  • nelle aziende e amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni;
  • negli Enti del Servizio sanitario nazionale;
  • nelle istituzioni scolastiche e universitarie;
  • negli istituti autonomi case popolari (IACP);
  • nelle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • negli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
  • nell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN);
  • come magistrato, avvocato e procuratore dello Stato;
  • nel personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • come professori universitario;
  • nel personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziari.
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