Archivio
- Ottobre 2024 (40)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Blitz israeliano nell’ospedale al-Shifa di Gaza: carri armati in cortile, soldati nel pronto soccorso
il 40esimo giorno di guerra: il bilancio tra i palestinesi è di 11.255 morti, di cui 4630 bambini. In Israele si contano 1200 morti nell’attacco del 7 ottobre. Nella notte di martedì 14 novembre, l’esercito israeliano ha dato il via a quella che ha definito «un’operazione mirata» in un’area dell’ospedale di al-Shifa: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram. «Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell’Idf stanno portando avanti un’operazione precisa e mirata contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale. Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell’ospedale ad arrendersi», si legge nel comunicato. «Abbiamo visto i carri armati e i bulldozer nel campus del centro», ha detto un medico della struttura ad Al Jazeera. Khader Al Za’anoun, giornalista di Wafa, riferisce di scontri a fuoco in tutto il cortile. Centinaia, fra personale e pazienti, sono ancora ad Al-Shifa, secondo i rapporti più recenti provenienti dall’ospedale, insieme ad altre diverse migliaia di persone.
La Casa Bianca: «L’ospedale e i pazienti devono essere protetti»
«Non commenteremo in dettaglio un’operazione militare israeliana in corso. Come abbiamo già detto, non sosteniamo gli attacchi aerei contro un ospedale e non vogliamo vedere scambio di colpi in un ospedale dove persone innocenti, pazienti che cercano cure, vengono prese tra due fuochi. Gli ospedali e i pazienti devono essere protetti». Così un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Onu: martedì 14 novembre morti 40 pazienti nell’ospedale Al Shifa di Gaza
Quaranta pazienti sono morti nella giornata di ieri nell’ospedale al Shifa di Gaza: lo rende noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha), che cita il ministero della Sanità della Striscia. L’Ocha aggiunge che solo uno degli ospedali a Gaza City e nel nord di Gaza è ancora operativo, sia pur a «livello minimo»: tutti gli altri hanno cessato le operazioni a causa della mancanza di energia elettrica, farmaci, ossigeno, cibo e acqua, aggravata dai bombardamenti e dai combattimenti nelle loro vicinanze. Si tratta dell’ospedale al Ahli di Gaza City, precisa l’Ufficio dell’Onu per gli Affari umanitari, che ospita oltre 500 pazienti ed è l’unica struttura medica in grado di ricoverare pazienti nel nord della Striscia. «Tuttavia», sottolinea, «anch’esso deve far fronte a crescenti carenze e sfide».
Cisgiordania, l’esercito israeliano arresta il leader di Hamas Hussein Abu Queiq
Le forze di difesa israeliane hanno arrestato il leader di Hamas Hussein Abu Queiq a Ramallah. Lo riferisce il portale Quds con riferimento a fonti locali, secondo cui l’esponente del gruppo islamista è stato fermato durante un raid nella città di Al-Bira in Cisgiordania. L’esercito israeliano non ha ancora annunciato l’arresto di Abu Queiq. In passato, sia Israele che l’Autorità Nazionale Palestinese lo avevano ripetutamente detenuto e arrestato per le sue attività con Hamas.