Black Friday, i lavoratori di Amazon pronti a un nuovo sciopero

Per il quarto anno consecutivo, i lavoratori di Amazon in Italia e in altri trenta Paesi di tutto il mondo hanno deciso di scioperare il 24 novembre. Non si tratta di una giornata qualsiasi, perché è il Black Friday, la giornata dedicata agli sconti e uno dei momenti più attesi per l’acquisto tramite il colosso dell’e-commerce. In Italia, il centro dello sciopero sarà la sede di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Ma anche in altri magazzini i dipendenti incroceranno le braccia. A riferirlo sono state Cgil e Ugl. E il sindacato guidato da Maurizio Landini ha ricordato anche che negli ultimi due mesi ci sono già stati tre scioperi: l’11 e il 17 ottobre e il 7 novembre.

Lo sciopero per retribuzioni «inaccettabili»

La Cgil in un comunicato ha parlato di retribuzione «inaccettabile», soprattutto se rapportata all’andamento di Amazon. Il sindacato denuncia anche l’assenza di forme di welfare, il mancato aumento delle cifre dei buoni pasto e la «mancanza di attenzione» della società per temi come la salute e la sicurezza. L’Ugl ha manifestato il «malessere dei lavoratori rispetto al rifiuto dell’azienda a concedere i benefici richiesti e a fronte dell’aumento retributivo di solo l’1,1 per cento». La protesta sarà a carattere internazionale e una delegazione di dipendenti dell’hub di Piacenza parteciperà al presidio di Coventry, nel Regno Unito.

Amazon in disaccordo con la protesta

Dal canto suo, Amazon ha spiegato di essere «in disaccordo con le posizioni espresse dalla campagna “Make Amazon Pay”». I vertici della multinazionale hanno spiegato che dall’arrivo nella penisola sono stati «investiti 16,9 miliardi di euro in Italia e creati  1.000 posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui circa 1.700 solo Castel San Giovanni».

Black Friday, i lavoratori di Amazon pronti a un nuovo sciopero
Il logo Amazon su un hub (Getty Images).

E sui pagamenti: «La retribuzione di ingresso prevista dal ccnl commercio è pari a 1655,98 euro. Sulla base di una procedura interna di revisione annuale degli stipendi, a partire dal 1º ottobre 2023, la retribuzione di ingresso a Castel San Giovanni è stata portata a 1.765 euro, cioè circa il 7 per cento in più rispetto a quanto previsto dal ccnl. Ad aprile il ccnl commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni. Anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network».

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