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Biden vuole includere la spesa in armi per Taiwan nel pacchetto destinato all’Ucraina
Nonostante le dichiarazioni di facciata, per Joe Biden l’Ucraina non sembra più essere una priorità. Giunto al suo 525 giorno, il conflitto nel cuore dell’Europa è ormai una guerra di logoramento da cui Usa e Nato, pur sostenendo Kyiv, cercano di uscire. Anche perché la vera minaccia per Washington resta la Cina. Come riportato dal Financial Times, il presidente statunitense avrebbe l’intenzione di chiedere al Congresso di includere la spesa in armi per Taiwan nel pacchetto di aiuti militari destinati all’Ucraina nell’ambito del programma di assistenza militare agli Stati stranieri. L’inclusione di Taiwan in questo pacchetto, sostengono gli esperti, renderà più realistico l’appoggio dei Repubblicani sempre più scettici circa gli stanziamenti a favore di Kyiv e più propensi a sostenere la causa anti-Pechino.
A luglio gli Usa hanno stanziato 345 milioni di dollari in aiuti militari per Taiwan
A luglio gli Usa hanno stanziato 345 milioni di dollari in aiuti militari a Taiwan. Il pacchetto include sistemi di difesa aerea portatili, armi da fuoco e missili, nonché attrezzature da ricognizione, ha riferito l’Associated Press. Dura la reazione della Cina che accusa gli States di voler trasformare l’isola in una polveriera. Tan Kefei, portavoce del ministero cinese della Difesa, ha parlato di «una seria minaccia alla pace e alla stabilità nella regione», accusando ancora una volta Washington di «interferenza brutale negli affari interni della Cina». «La questione taiwanese riguarda gli interessi fondamentali della Cina ed è una linea rossa che non può essere superata nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, ha messo in guardia esortando gli Usa a fermare ogni «collusione militare» con Taiwan, che Pechino considera una provincia «ribelle» e vorrebbe riunire alla madrepatria.