Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Best global brands 2023, Apple marchio più influente: nella lista anche Gucci, Prada e Ferrari
La classifica Best global brands 2023, stilata da Interbrand, ha incoronato Apple come marchio più influente al mondo per l’undicesimo anno di fila. L’Italia è rappresentata da Gucci (34esimo), Ferrari (70esimo) e Prada (86esimo) che rientrano nella classifica, guidata da Airbnb, dei marchi con il più ampio margine di crescita in un anno.
Il comparto tech domina la classifica
Dal 1988 Interbrand stila la propria classifica dei 100 marchi più influenti analizzando, per ogni azienda, il valore finanziario, la capacità di influenza sulla scelta dei consumatori e la sua competitività. Subito dopo Apple, nella top 10 di quest’anno ci sono Microsoft, Amazon, Google, Samsung, Toyota, Mercedes-Benz, Coca-cola,Nike, Bmw. Rispetto al 2022 Disney non compare più tra i migliori 10, sostituita da Bmw e superata da Nike. Le aziende automobilistiche Mini e Land Rover sono state invece estromesse dalla lista da Oracle (19esimo) e Nespresso (98esimo). Ma a caratterizzare la classifica del 2023 è il comparto tech, che costituisce quasi il 50 per cento del valore complessivo dei marchi analizzati. Sono 11 i colossi tecnologici che compongono la lista: Apple, Microsoft, Amazon, Google, Samsung, Adobe, Intel, Airbnb, Philips, Xiaomi e Huawei.
Il ruolo etico e geopolitico dei marchi
Nonostante la congiuntura economica di generale stagnazione che ha caratterizzato il mercato globale dopo la pandemia di Covid-19, alcuni brand sono riusciti a registrare margini di crescita. Secondo Lidi Grimaldi, la chief operating officer di Interbrand a Milano, questi risultati dipendono dalla capacità delle aziende di fare leva sulle nuove sensibilità sociali. In un’intervista a Wired, ha spiegato: «Oggi i concetti di etica e sostenibilità comunicati dal marchio sono gli elementi di base per conquistare la fiducia dei consumatori». Ma il settore tech sta comunque registrando una crescita contenuta, a causa sia della scarsità della circolazione delle materie prime dopo la pandemia, sia delle tensioni geopolitiche attuali, in primis la guerra in Ucraina e le tensioni tra Stati Uniti e Cina. In particolare, Grimaldi ha ricordato a Wired quando ad agosto del 2023 Pechino ha vietato ai propri funzionali di utilizzare i prodotti di Apple, durante l’apice dello scontro diplomatico tra Cina e Usa. Nelle due giornate successive all’annuncio del divieto, Apple ha perso circa 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Earth Day is a reminder that the fight for our planet can’t wait and neither should we. That’s why Apple is already carbon neutral, and by 2030, our products & supply chain will be too. https://t.co/GKFRZNlPSa pic.twitter.com/D0SY0hTZMV
— Tim Cook (@tim_cook) April 22, 2021