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Bce: «Spread più alto in Italia per effetto della Manovra»
Tra il 14 settembre e il 25 ottobre 2023 «le variazioni dei differenziali sui titoli di Stato sono state molto contenute, con l’eccezione del differenziale italiano, che si è in qualche misura ampliato, verosimilmente per effetto di fattori idiosincratici collegati, tra le altre cose, alle notizie riguardanti le misure fiscali previste dalla legge di bilancio nazionale». Lo scrive la Banca Centrale Europea nel suo bollettino mensile, analizzando l’andamento dello spread.
L’aumento dei tassi a lungo termine nell’area euro ha seguito dinamiche simili a livello globale
Il 25 ottobre, si legge più in generale nel bollettino di Francoforte, il rendimento medio ponderato per il Pil dei titoli di Stato decennali dell’area dell’euro si è collocato attorno al 3,5 per cento, circa 25 punti base al di sopra del livello registrato all’inizio del periodo in esame. Guardando agli sviluppi dei mercati dei titoli di Stato nel periodo in esame la Bce rileva come «i rendimenti dei titoli a lungo termine hanno mostrato andamenti pressoché analoghi a quelli dei tassi privi di rischio, in un contesto in cui i differenziali sui titoli di Stato si sono mantenuti complessivamente stabili». Il rendimento dei titoli di Stato statunitensi decennali è aumentato di 41 punti base, attestandosi al 4,7 per cento, mentre il rendimento dei titoli di Stato britannici è aumentato di 20 punti base al 4,5 per cento.