Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali

Hubert Aiwanger è il vice governatore e ministro delle Finanze della Baviera. È il leader di un piccolo partito, i Freie Wähler, gli Elettori liberi, che fino a qualche anno fa ha contato come il due di picche a Monaco e dintorni, ma è poi diventato essenziale per il governo della Csu, l’Unione cristiano sociale, che dopo aver perso alle ultime elezioni la maggioranza assoluta ha dovuto cercarsi un partner. E così Markus Söder, numero uno della formazione sorella della Cdu nazionale, ha cooptato per forza di cose Aiwanger e i Freie Wähler al parlamento regionale in una coalizione di centrodestra che si ripresenta alle elezioni dell’8 ottobre 2023 per riconfermare il mandato.

Baviera, il caso antisemitismo su Aiwanger e le ripercussioni nazionali
Hubert Aiwanger con un boccale di birra (Getty).

Sondaggi alla mano, l’alleanza non dovrebbe avere problemi a Monaco

Visto quello che dicono gli ultimi sondaggi, per la coppia baiuvaro-populista non dovrebbero esserci problemi: la Csu è data intorno al 39 per cento, gli Elettori liberi al 12, per cui l’alleanza non avrebbe problemi a regnare a Monaco per i prossimi cinque anni. Tanto più che l’opposizione non pare certo in grado di spezzare il dominio del centrodestra, con i socialdemocratici della Spd addirittura sotto il 10 per cento e i Verdi a contendere il secondo posto agli estremisti della Afd, quotati intorno al 14 per cento. I giochi sembrano dunque già fatti, nonostante la scandalo che ha investito proprio Aiwanger, al quale Söder ha assicurato comunque fiducia. In cambio di voti.

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Da sinistra, Markus Söder e Hubert Aiwanger (Getty).

Sugli ebrei non si scherza: il caso del volantino di 35 anni fa

La questione è delicata, molto, perché riguarda un tema sul quale in Germania c’è poco da scherzare, ossia l’antisemitismo. Il capo dei Freie Wähler è stato accusato di essere l’autore ai tempi del liceo, oltre 35 anni fa, di un volantino contro gli ebrei. Aiwanger ha parlato inizialmente di caccia alle streghe, ha scaricato poi la colpa sul fratello, offerto le sue scuse a chiunque si fosse sentito coinvolto e risposto infine a 25 domande postegli per iscritto da Söder, che dopo qualche giorno di temporeggiamento ha deciso di chiudere il caso tenendosi stretto il suo vice.

La caccia al più grande traditore della patria e il riferimento ad Auschwitz

Nella conferenza stampa chiarificatrice il governatore ha riconosciuto che la sua decisione non piacerà a tutti e ha sottolineato che non ci sono prove che il volantino era stato scritto da Aiwanger, invitato comunque ad avviare un dialogo con le organizzazioni ebraiche per spiegarsi e in qualche modo pentirsi. Per la cronaca, nel ciclostilato del 1987 si cercava il più grande traditore della patria e il vincitore avrebbe avuto come premio un volo gratis attraverso uno dei camini del campo di concentramento di Auschwitz.

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Sopravvissuti all’Olocausto in marcia ad Auschwitz (Getty).

Non è un tema solo locale: riguarda la coscienza di tutta la nazione

La speranza di Csu e Freie Wähler è che la tempesta si plachi e le settimane fino al voto si trasformino nella passeggiata prevista. Il punto è che ormai la vicenda sta prendendo una dimensione che scavalca i confini della Baviera, proprio perché non si tratta di un tema per così dire locale, ma di uno che riguarda la coscienza di tutta la nazione. E così sono iniziati a cadere su Söder gli strali non solo dell’opposizione bavarese, ma del governo nazionale, dato che a Berlino comanda il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, accompagnato da Liberali e Verdi.

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Il leader della Cdu Friedrich Merz in un comizio a favore della Csu in Baviera durante la campagna elettorale (Getty).

Intanto la Cdu di Merz evita di gettare benzina sul fuoco

La Cdu di Friedrich Merz, che vorrebbe riportare il più presto possibile il partito dell’ex cancelliere Angela Merkel alla guida del Paese, sta mantenendo invece un basso profilo, evitando di gettare benzina sul fuoco di Monaco, lasciando comunque cuocere Söder nel suo brodo. Il rischio non è tanto però che in Baviera si ribaltino gli equilibri, quanto che le polemiche regionali vadano a ripercuotersi negativamente a livello nazionale sulla Cdu, impegnata in un difficile percorso per recuperare il terreno sottrattole dalla destra radicale dell’Alternative für Deutschland.

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