Barbie, dopo il Vietnam anche le Filippine pensano di vietare il film

Non c’è pace per Barbie, il nuovo film sulla bambola Mattel con Margot Robbie e Ryan Gosling. Dopo il Vietnam, anche le Filippine starebbero pensando di vietare la distribuzione della pellicola. Il motivo è il medesimo, ossia la presenza in una scena di una mappa con la “linea a nove trattini” a forma di U, che la Cina utilizza per le sue rivendicazioni su vaste aree del Mar Cinese Meridionale. Lo ha reso noto il senatore locale Francis Tolentino parlando alla Cnn: «Se tale linea è effettivamente presente, è necessario vietare Barbie in quanto denigra la nostra società». Sui social intanto il pubblico si divide tra chi promuove il divieto e chi vorrebbe concentrarsi su azioni concrete contro la Cina.

Dopo il Vietnam, anche le Filippine pensano di vietare Barbie. Ecco perché
Il comunicato delle Filippine che annuncia il possibile divieto del film (Facebook).

Il 4 luglio il Movie and Television Review and Classification Board of the Philippines, che si occupa della regolamentazione di cinema e televisione nel Paese, ha iniziato i lavori di controllo. Non ha però aggiunto dettagli su quando potrebbe diramare la decisione ufficiale. Tolentino ha tuttavia aggiunto che le Filippine accetterebbero Barbie tranquillamente in caso di taglio della scena incriminata. L’Hollywood Reporter ha però spiegato come tale mossa potrebbe irritare la Cina e far perdere a Warner Bros, che distribuirà il film a livello mondiale, il mercato più fiorente dell’Asia. Diversa invece la situazione di Filippine e Vietnam, dove un successo di Hollywood non supera mai i 10 milioni di dollari di incasso.

Dopo il Vietnam, anche le Filippine pensano di vietare Barbie. Ecco perché
Margot Robbie alla premiere di Barbie negli Usa (Getty Images).

Non solo Barbie: da Abominable a Uncharted, i film bannati per la linea a nove trattini

Barbie non è però il primo film hollywoodiano a far adirare i governi di Filippine e Vietnam per colpa della linea a nove trattini. Nel 2022 i due Paesi hanno infatti vietato la distribuzione di Uncharted, film basato sull’omonimo videogioco Naughty Dog con Tom Holland. L’anno prima, invece, Netflix era stata spinta a rimuovere dal suo catalogo online per il Vietnam Pine Gap, produzione australiana con Steve Toussaint. Nel 2019 la censura aveva colpito invece il film di animazione della Dreamworks Abominable Il piccolo Yeti, che mostrava la linea a nove trattini in una delle scene iniziali.

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