Barbenheimer, polemiche in Giappone per i meme sulla bomba atomica

Fenomeno cinematografico dell’estate, tanto da segnare numeri da record, il Barbenheimer tiene banco in tutto il mondo. Il termine indica la contemporanea uscita in diverse nazioni, tra cui gli Usa, dei film Barbie e Oppenheimer distribuiti rispettivamente da Warner Bros e Universal. Virali sui social centinaia di meme che ritraggono deepfake dei due lungometraggi, tra cui capigliatura a forma di fungo atomico per la bambola o look rosa acceso per il fisico nucleare. Il trend però ha scatenato le polemiche in Giappone, dove gli utenti hanno lamentato azioni insensibili e offensive nei confronti delle vittime delle bombe sganciate a Hiroshima e Nagasaki. Sulla questione è intervenuto anche l’account ufficiale di Warner Bros Japan, che ha accusato la controparte statunitense di aver alimentato il fenomeno. «Un atto deplorevole», si legge in un comunicato ufficiale. «Chiediamo provvedimenti». Immediate le «scuse più sincere» dagli States e la rimozione dei post sotto accusa.

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Barbenheimer, cosa ha scatenato l’ira di Warner Bros Japan

«Prendiamo molto seriamente quanto sta succedendo», ha spiegato l’account nipponico. «Ci scusiamo con chi si è sentito offeso da reazioni sconsiderate pubblicate online». Come ha ricordato Variety, il profilo Usa della Warner Bros ha spesso risposto ai meme virali sul Barbienheimer e interagito ironicamente con alcuni utenti. «Ken è un vero stilista», ha scritto Warner Bros Usa in merito a un’immagine che ritrae Margot Robbie, interprete della bambola Mattel, con i capelli pettinati a forma di fungo atomico. «Sarà un’estate da ricordare», si legge invece in risposta a Barbie sulle spalle di Oppenheimer in una città in fiamme. I tweet hanno scatenato l’ira degli utenti giapponesi che hanno lamentato una mancanza di rispetto nei confronti di un evento tragico. «Mio nonno si trovava a Hiroshima pochi giorni prima della tragedia», ha raccontato un ragazzo. «Tra coloro che morirono c’erano anche bambine con l’età giusta per giocare con le Barbie».

L'account di Warner Bros Japan ha attaccato la controparte Usa per aver alimentato il Barbienheimer: «Azione deplorevole». Immediate le scuse.
Due tweet con i commenti dell’account Usa di Warner Bros (Twitter).

In poche ore l’hashtag #NoBarbenheimer è diventato virale assieme alla richiesta di boicottare entrambe le pellicole. In Giappone, infatti, nessuno dei due film è ancora in sala. Barbie uscirà soltanto l’11 agosto, a soli cinque giorni dal 78esimo anniversario dell’attacco atomico su Hiroshima. Ancora ignota invece l’eventuale distribuzione di Oppenheimer, che racconta la vita dell’omonimo fisico che progettò le bombe nucleari. In Italia, il film arriverà solamente il 23 agosto, mentre Barbie è in programmazione dal 21 luglio scorso con un eccellente riscontro al botteghino. La pellicola di Greta Gerwig ha incassato oltre 19 milioni di euro (dati Cinetel) in soli 10 giorni ed è pronta a sfondare il muro dei 20 milioni entro i primi giorni di agosto. A livello globale il film ha totalizzato 780 milioni di dollari (circa 710 milioni di euro), la metà dei quali negli Stati Uniti.

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