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Aziende straniere in Russia: la classifica aggiornata di Forbes
Forbes Russia ha pubblicato la classifica delle più grandi aziende straniere presenti sul mercato della Federazione Russa, relativa al 2022. Nell’anno dell’invasione dell’Ucraina molto è cambiato rispetto a quello precedente. Sono infatti 22 i colossi che hanno lasciato la Top 50, dopo aver completamente abbandonato il mercato russo o ridotto significativamente la loro presenza.

Leroy Merlin e le altre: le aziende in vetta alla classifica
Dalla classifica è innanzitutto sparito il Gruppo Volkswagen, che nel 2021 era saldamente in testa. In vetta alla classifica del 2022 è così salita Leroy Merlin, che prima dello scoppio della guerra era al secondo posto, grazie a entrate per 529,7 miliardi di rubli (circa 5 miliardi di euro). Tuttavia, come precisa Forbes, si sa già che la catena francese di vendita al dettaglio di articoli per la casa non sarà presente nella lista 2023, in quanto ha annunciato l’intenzione di cedere il controllo della propria filiale russa, consentendo la prosecuzione delle attività per salvaguardare l’occupazione dei 45mila addetti attuali. Al secondo posto ecco la giapponese JT, quarta multinazionale del tabacco a livello globale, mentre al terzo si piazzano i rivali di Philip Morris. Seguono in top five PepsiCo e Auchan. Poi VimpelCom (multinazionale delle telecomunicazioni fondata a Mosca, ma con sede ad Amsterdam), Metro (azienda della grande distribuzione tedesca), Mars, Nestlé e Chery.

La Top 50 tra grandi addii, ascesa della Cina e new entry
Sono uscite invece dalla top ten – e dalla classifica in generale – Renault (terzo posto nel 2021), Apple (quinto posto), Toyota Motor (settimo posto), Samsung (nono posto). Anche la geografia della classifica è cambiata, scrive Forbes. Ma non così tanto come ci si poteva invece aspettare. Anche se le aziende cinesi hanno aumentato la loro presenza nella lista (la prima è la già citata casa automobilistica Chery), quelle dei Paesi occidentali costituiscono ancora la maggioranza. Per la prima volta nella classifica entrano tuttavia aziende provenienti dalla Thailandia (CP Foods, conglomerato agroindustriale e alimentare), dal Kazakistan (Polymetal International, società mineraria) e dalla Bielorussia (BelAZ, specializzata nella produzione di veicoli da trasporto e scavo).