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Artigiana morta per un tumore dopo il parto, il marito contro il post di Salvini: «Siamo il tuo opposto»
Gabriele, il marito di Feliciana Chimenti, morta domenica 16 luglio a soli 44 anni, a causa di un tumore scoperto dopo la nascita della seconda figlia, non ha gradito le parole di solidarietà pubblicate sui social da Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio dei ministri aveva postato alcune frasi riprese da articoli giornalistici come «Ha sacrificato sé stessa pur di dare la vita alla sua bambina» e ancora «Per non mettere a rischio la gravidanza non aveva voluto sottoporsi al percorso di cure» rivolgendo alla fine un «abbraccio affettuoso» alla famiglia per la perdita della donna che aveva compiuto «un sacrificio così grande» in cui «c’è tutto l’incondizionato amore di cui è capace una madre».
La replica del marito di Feliciana
Dopo essersi presentato e aver criticato la ricostruzione «romanzata» sulle cause della morte della moglie da parte di alcune testate, ha scritto: «Metà del tuo post, è un virgolettato che riprende le grandi testate succitate, le quali (come te o il tuo web staff) hanno avuto poca cura nello scegliere le fonti». E prosegue: «Allora: 1) Mia moglie ha scoperto la cosa solo dopo aver partorito la nostra secondogenita. 2) Si è sempre sottoposta a tutte le cure previste. L’amore di mia moglie era, ed è immenso, verso i nostri figli, verso di me e verso gli ultimi, i più sfortunati, tipo quelli che si imbarcano perchè hanno due alternative: a) morire a casa propria di fame/stenti/guerra; b) imbarcarsi (essendo anche al corrente dei rischi del viaggio) nel tentativo di svoltare e cambiare vita.
«Noi siamo il tuo opposto»
Dopo aver chiarito che la scoperta della malattia della moglie è avvenuta solo dopo la nascita della secondogenita conclude: «Noi (io e la mia famiglia), siamo il tuo opposto, bianco/nero, nord/sud, destra/sinistra, salato/dolce.
Per cui, se mai dovessimo stilare un elenco di persone da cui non vogliamo abbracci/pietà/compassione, non te la prendere, ma il tuo nome sarebbe sicuramente sul podio. Un’ultima cosa, sai la bambina da voi citata come si chiama? Carola. Nome ispirato da 3 guerriere, le due nonne (Carmelina/Laura) e Carola Rackete. Te la ricordi, vero…? Vado, devo ricomporre i pezzi».