Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Arrestato in Liguria l’anarchico Luca Dolce
Il Nucleo operativo centrale di sicurezza della polizia di Stato ha arrestato nei pressi di Bordighera (provincia di Imperia) l’anarchico Luca Dolce. Noto con lo pseudonimo “Stecco”, il 37enne era latitante dal 2021 e al momento della cattura aveva una carta di identità falsa. Dovrà scontare la pena di 3 anni e 6 mesi per condanne divenute definitive ed espiare la misura cautelare in carcere pendente per un altro procedimento. In passato è stato detenuto nel carcere di Tolmezzo e nel 2019 in quello di Ferrara, dove da maggio a dicembre aveva condiviso un periodo di detenzione con Alfredo Cospito, prima del trasferimento nel penitenziario di Modena.
#PoliziadiStato arresta anarchico di Trento latitante dal 2021.
Catturato dai #NOCS nei pressi di Bordighera è stato individuato attraverso un'indagine della Direzione centrale della polizia di prevenzione insieme a #Digos di Trento, Trieste, Treviso, Genova e Brescia #21ottobre pic.twitter.com/IOvdg8tfKQ— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 21, 2023
Il ruolo nell’organizzazione anarco-insurrezionalista presente in Trentino
Dolce è stato arrestato dai Nocs al termine di una complessa indagine della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, che aveva costituito un gruppo di lavoro con le Digos di Trento, Trieste, Treviso, Genova e Brescia. Impegnato nell’attività di propaganda, con la redazione e pubblicazione di numerosi scritti caratterizzati da profili istigatori e apologetici, il triestino Dolce è dal 2009 parte integrante della radicata organizzazione anarco-insurrezionalista presente in Trentino, per la quale si è occupato a lungo della logistica.
La condanna per la partecipazione alla protesta al Brennero contro il muro anti-migranti
Le indagini hanno evidenziato il ruolo del 37enne nel coordinamento a livello nazionale di attività anti-carcerarie, caratterizzate dall’uso della violenza in occasioni di pubbliche manifestazioni, sfociata in invasione di terreni ed edifici, imbrattamento, resistenza a pubblico ufficiale e altri reati. Tra esse la manifestazione della Lega del dicembre 2018 a Rovereto: in quell’occasione un gruppo di circa 70 persone del movimento anarchico, con caschi e bastoni erano andate allo scontro le forze dell’ordine presenti. Dolce – che tra il 2013 ed il 2018, quando ha tenuto contatti epistolari anche con noti detenuti appartenenti alle Brigate Rosse – nel 2023 è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per aver partecipato il 7 maggio 2016 (con altri 62 anarchici) alla manifestazione di protesta al Brennero contro il muro anti-migranti, annunciato e mai realizzato dall’Austria.