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Argentina, l’economia al centro del dibattito presidenziale
Le ricette per uscire dalla grave situazione che attanaglia l’economia argentina, con un’inflazione al 124 per cento e la povertà oltre il 40 per cento, sono state al centro del dibattito ufficiale in vista delle presidenziali di ottobre che ha visto come protagonisti i cinque candidati emersi dalle primarie. L’ultraliberista Javier Milei, l’uomo della motosega che vuole farla finita con la «casta politica corrotta», ha affermato di essere «l’unico in grado di sterminare l’inflazione».
Milei: «profonda riforma dello stato»
Milei ha proposto in questo senso «una profonda riforma dello Stato, un taglio drastico della spesa, la riduzione del livello impositivo, privatizzazioni e la chiusura della Banca centrale». L’alfiere del peronismo e attuale ministro dell’Economia, Sergio Massa, ha proposto da parte sua «un programma di sviluppo» che fa leva su asset in forte crescita come energia e litio mantenendo l’equilibrio fiscale e riducendo progressivamente i principali fattori inflazionari. La lotta contro l’inflazione è priorità anche per la conservatrice Patricia Bullrich, che ha sottolineato di avere uno staff economico adeguato a questo scopo e una forte struttura politica per portare avanti il suo programma. La candidata della sinistra Miriam Bregman ha attribuito la colpa della crisi attuale ai governi assoggettati al Fondo monetario internazionale, mentre l’alfiere del peronismo moderato Juan Schiarett, ha manifestato principalmente la necessità di tornare a politiche di equilibrio fiscale.