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Argentina, elezioni parziali, l’ultraliberista Milei il più votato
Alle elezioni primarie in Argentina di domenica 13 agosto la coalizione di Javier Milei, la Libertà Avanza (Lla), rimane quella più votata con il 30 per cento delle preferenze ottenute. Il centrodestra di Juntos por el Cambio (JxC), con la somma dei voti dei suoi due candidati – la vincitrice della primaria e futura candidata alla presidenza, Patricia Bullrich e lo sconfitto Horacio Rodriguez Larreta – figura al secondo posto. La coalizione di governo peronista di Union por la Patria (Up) rimane relegata al terzo posto. Nel suo programma di governo Milei promette, tra l’altro, di falciare gli impieghi nella pubblica amministrazione, la «dollarizzazione» della valuta, la privatizzazione dei servizi pubblici (incluse sanità e istruzione) e l’eliminazione della Banca centrale.
Milei: «Basta alla casta parassitaria, ladra e inutile di questo Paese»
Una vittoria che metterà fine «alla casta parassitaria, ladra e inutile di questo Paese»: Milei ha commentato così il suo trionfo a sorpresa alle primarie presidenziali di domenica 13 agosto. Sulla scia di questo successo, quello che alcuni hanno definito come il Jair Bolsonaro argentino, ritiene adesso di poter ingrossare ulteriormente le fila dei suoi sostenitori: «Siamo in condizioni di vincere al primo turno. Un terzo degli argentini ha deciso per il cambio» ha affermato nel suo primo discorso tenuto dopo la pubblicazione dei dati ufficiali. E ha aggiunto: «Siamo di fronte alla fine del modello della casta, quel modello la cui massima espressione è l’aberrazione chiamata giustizia sociale che solo produce deficit fiscale. Oggi abbiamo dato il primo passo per la rinascita dell’Argentina».