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Alluvione Emilia-Romagna, Bonaccini: «Ignorati dal governo, chiedo incontro urgente»
Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme ai sindaci e agli amministratori delle zone colpite dall’alluvione a maggio, ha inviato una lettera al governo accusandolo «di averli ignorati per l’ennesima volta». Il governatore e i politici locali avevano infatti chiesto all’esecutivo di inserire, nell’ultimo Consiglio dei ministri, nuove risorse per la ricostruzione dato che «non sono ancora stati previsti gli stanziamenti per gli indennizzi a cittadini e imprese». Ma, nel vertice tenutosi lunedì 7 agosto a Palazzo Chigi, di questi fondi non c’è stata traccia. Di qui il sollecito a dare seguito alla «promessa di ristorare al 100 per cento i danni subiti attraverso procedure snelle e rapide».
Bonaccini contro il governo: «Meritiamo risposte»
Di seguito un estratto della missiva: «Con questa lettera, facciamo nostro questo legittimo grido di allarme e la richiesta di attenzione che si sta sollevando dai nostri territori. Proprio per la dignità e la civiltà dimostrate in questi mesi così difficili, le nostre comunità meritano risposte in tempi brevissimi, sotto forma di atti concreti». E ancora: «Il commissario Figliuolo, con il quale la collaborazione sta proseguendo in maniera proficua e quotidiana, in stretto raccordo con le amministrazioni e le strutture regionali, va messo nelle condizioni di lavorare velocemente con risorse e stanziamenti certi al più presto».
Le proposte della Regione: credito d’imposta e spostamento di risorse già stanziate
Due le proposte di Bonaccini e degli altri amministratori al governo: attivare il risarcimento del danno per famiglie e imprese attraverso il meccanismo del credito d’imposta, che garantirebbe un beneficio immediato con la disponibilità immediata di tutte le risorse spettanti, e la messa a disposizione degli stanziamenti già previsti in due provvedimenti dell’esecutivo e non impiegati se non in piccola parte. In dettaglio, dei 900 milioni di euro previsti per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, risultano domande per solo 30 milioni. E dei 300 milioni destinati al ristoro per le aziende a forte vocazione all’export, solo una piccola parte è stata utilizzata. C’è dunque a disposizione un tesoretto di oltre un miliardo di euro che potrebbe essere ridestinato a coprire gli indennizzi privati per famiglie e imprese.
Il governatore chiede un incontro a Figliuolo
Dopo la lettera alla premier Meloni, Bonaccini ha inviato una missiva anche al commissario per la ricostruzione post-alluvione Francesco Paolo Figliuolo, chiedendo un incontro in presenza a Bologna insieme a tutti i firmatari del Patto per il lavoro e per il Clima. La Regione ha reso noto che quest’ultimo «ha già confermato la propria disponibilità e a breve sarà definita la data».