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Aeroporto di Catania, dopo l’incendio il Terminal A chiuso fino al 25 luglio
Il Terminal A dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa Vincenzo Bellini non riaprirà prima del prossimo 25 luglio. Poche ore fa i vertici del Sac, Società aeroporto Catania, hanno comunicato la decisione presa «per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica, in attesa della restituzione delle aree da parte delle autorità competenti». Dopo l’incendio divampato all’interno dello scalo internazionale nella notte tra il 16 e il 17 luglio, si puntava a riaprire il terminal già alle 14 di mercoledì 19. Non sono stati però ancora completati gli accertamenti tecnici e strumentali utili per preparare le operazioni di bonifica.
Restano i disagi: nel Terminal C due voli l’ora
Continuano i disagi per centinaia di migliaia di passeggeri in partenza per le vacanze estive o in arrivo in Sicilia. Dall’aeroporto di Fontanarossa partono e atterrano due voli l’ora, tutti al Terminal C. Secondo il Corriere della Sera, si punta a garantire sette voli ogni ora, non appena la Protezione civile finirà di montare le tende con cui accogliere fino a 400 passeggeri. Tutto il resto è stato spostato sugli altri scali siciliani, Comiso, Palermo e Trapani, e su due calabresi, Lamezia Terme e Reggio Calabria. Sui social centinaia di utenti raccontano di viaggi durati oltre 14 ore per raggiungere Milano e in generale il Nord Italia.
Sovraccarico l’aeroporto di Palermo
Gli aeroporti siciliani non erano pronti al traffico ulteriore generato dalla chiusura dello scalo internazionale catanese. I disagi maggiori si registrano al Falcone Borsellino di Palermo. Le sigle sindacali Filt Cgil, Filt Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo spiegano: «A seguito dell’incendio occorso nello scalo di Fontanarossa l’Aeroporto Falcone Borsellino registra una situazione insostenibile in termini di sicurezza per lavoratori, passeggeri e visitatori tale da destare seria e reale preoccupazione per l’incolumità e la salute dei medesimi». I sindacati ricordano che i lavoratori che stanno fronteggiando l’emergenza sono gli stessi che hanno scioperato il 15 luglio per il rinnovo del contratto: «Abbiamo chiesto che venga istituito un tavolo con Enac, gestore e le società di handling al fine di gestire la situazione emergenziale. E chiediamo con forza alle istituzioni di intervenire fornendo risposte concrete alle lavoratrici e lavoratori ed agli utenti aeroportuali».