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Adamo Guerra, la moglie del finto suicida sapeva da sette anni che era in Grecia
Raffaella Borghi sapeva da sette anni che il marito Adamo Guerra, finto suicida rintracciato a Patrasso da Chi l’ha visto?, era in realtà vivo e vegeto. Lo ricostruisce l’Ansa. La donna, avrebbe presentato il 30 settembre 2016 una denuncia ai carabinieri di Imola, accusando il coniuge di violazione degli obblighi familiari, in relazione al mantenimento delle due figlie. Nel farlo, aveva verbalizzato che il marito era stato già rintracciato dalla polizia ellenica, a seguito di ricerche in ambito europeo.
Guerra era scomparso nel 2013, scrivendo di volersi suicidare
L’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce a luglio del 2013, lasciando due lettere in cui diceva che aveva problemi economici e di volersi uccidere. Il ritrovamento, avvenuto tre anni dopo, sarebbe stato ovviamente notificato all’ex moglie e ai genitori di Guerra, che dalla scomparsa del figlio avevano aiutato con una somma mensile il sostentamento delle due nipoti: la donna avrebbe deciso di sporgere denuncia nel momento in cui necessitava di maggiori risorse, visto che di lì a poco una delle figlie avrebbe iniziato l’università.

Borghi ha detto di aver scoperto nel 2022 che l’ex marito era vivo
Insomma, Borghi sarebbe stata al corrente di dove Guerra si trovasse da almeno sette anni. Eppure a Chi l’ha visto?, che ha raggiunto l’uomo a Patrasso, ha detto di aver avuto la certezza che l’ormai ex marito (nel frattempo ha ottenuto il divorzio) non era morto solo a febbraio 2022, quando quest’ultimo aveva fatto richiesta di iscrizione all’Aire, l’Anagrafe italiani residenti all’estero. Contattata dall’Ansa per una spiegazione degli ultimi sviluppi, Borghi non ha risposto, spiegando di non poter parlare perché al lavoro.