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A Sulmona il vescovo abolisce padrini e madrine da battesimi e cresime
Dopo una sperimentazione durata tre anni, il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco, ha deciso: non ci saranno più padrini e madrine né per i battesimi né per le cresime. La decisione è stata ufficializzata con un apposito decreto, che abolisce a tempo indeterminato le due figure. Fusco ha spiegato che la scelta avveniva «con criteri e finalità diverse (parentela, amicizia, interesse), senza considerare lo specifico ruolo che il padrino o la madrina è chiamato a svolgere ovvero trasmettere la fede che deve vivere in prima persona per poi poterla testimoniare».
La decisione del vescovo
Sul portale ufficiale della diocesi di Sulmona-Valva, si legge anche il documento n.12/23, con cui il vescovo ha deciso di confermare la decisione presa tre anni fa: «In data 1° agosto 2020 emanai un Decreto ad experimentum per tre anni con il quale stabilivo l’abolizione dei padrini e delle madrine nei Sacramenti del Battesimo e della Confermazione. La decisione scaturiva dalla considera che la presenza dei padrini e delle madrine in questi Sacramenti “risulta spesso una sorta di adempimento formale, in cui rimane poco visibile la dimensione della fede”».

«In più sostenevo che “il Codice di Diritto Canonico, riguardo la figura del padrino e della madrina, indica la possibilità, non la obbligatorietà, dando però specificazione delle qualità richieste, ovvero una vita conforme alla fede e all’incarico che si assume e l’essere esenti da impedimenti canonici”. Ribadivo inoltre quanto alla nota pastorale Cei dell’8 giugno 2003 circa le qualità necessarie per adempiere tale compito che, purtroppo, non sempre ci sono. Allo scadere del triennio, constato che quanto stabilito è stato ben recepito e puntualmente attuato, decreto l’abolizione dei padrini e delle madrine dai Sacramenti del Battesimo e della Confermazione a tempo indeterminato a partire dall’1° agosto 2023».