A nuoto lungo tutto l’Hudson per salvare il pianeta

A nuoto nell’Hudson per salvare il pianeta: l’atleta britannico Lewis Pugh si è lanciato nella monumentale impresa di percorrere a via di bracciate il grande fiume dello stato di New York che 50 anni fa era simbolo di inquinamento ma oggi è relativamente pulito, anche se molto ancora resta da fare. Si tratta di circa 507 chilometri dalla sorgente alla foce, tra boschi popolati da orsi e castori per arrivare, alla fine, in una delle più grandi città del mondo. Lungo tutto il percorso, inizialmente a piedi perché l’Hudson nei primi chilometri dalla sorgente non è profondo abbastanza e piuttosto roccioso, l’atleta indosserà solo un costume Speedo (la sua campagna è stata battezzata Speedo Diplomacy), cuffia e occhialini. Nessuna muta di protezione, come quando nel 2007 Pugh attraversò il Polo Nord a nuoto per denunciare lo scioglimento delle acque dell’Artico.

Chi è Lewis Pugh

Lewis Pugh, che ha lavorato alla City come avvocato specializzato nella legge del mare ma da anni ha messo a disposizione il suo fisico atletico alla difesa degli oceani, conta di mettersi alle spalle gli otre 500 chilometri in un mese, puntando i riflettori sul ruolo cruciale che i fiumi rivestono per rendere abitabile la Terra. Non è l’impresa più lunga per l’avvocato-attivista che in passato ha nuotato per l’intera lunghezza del canale della Manica, da Land’s End in Cornovaglia a Dover nel Kent, per un totale di 570 chilometri. Pugh, che ha 53 anni, si è tuttavia già cimentato con la traversata di quattro grandi fiumi e in tre casi ha contratto gravi infezioni.

La maratona sul fiume: partenza e arrivo

«La storia dell’Hudson dà speranza alla gente che vive lungo il Gange, lo Yangtze, il Nilo, la Senna o il Tamigi», ha affermato Pugh, partito il 13 agosto da Lake Tear of the Clouds, negli Adirondacks e che concluderà la sua maratona in stile libero il 13 settembre nella baia di New York dove le acque del fiume incontrano l’Atlantico. Ambasciatore per gli oceani di Unep, il programma dell’Onu per l’ambiente, ha calcolato l’arrivo per coincidere con l’inaugurazione della prossima Assemblea generale e poi, a seguire, la settimana di New York sul Clima (17-24 settembre) e il Climate ambition summit convocato dal segretario generale Antonio Guterres per il 20 settembre.

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