A Milano più di 600 interventi dei vigili del fuoco dopo il nubifragio

Sono oltre 600 gli interventi di soccorso a ora, mentre un centinaio sono “in coda”, da parte dei vigili del fuoco di Milano in città e provincia dopo la bufera che si è scatenata la notte tra lunedì e martedì sul capoluogo lombardo. Lo ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Milano, Nicola Micele, che ha fatto il punto sulla situazione. Tra gli scenari più impegnativi, ha citato il comandante, il Castello Sforzesco reso nuovamente accessibile alla cittadinanza e l’utilizzo di una gru per mettere in sicurezza una chiesa in via Torino, in centro. In precedenza, con il prefetto Laura Lega, a capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, si è tenuto un minuto di silenzio per commemorare le vittime del Corpo nella strage di via Palestro di 30 anni fa.

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Sala: «Liberare strade e percorsi del trasporto pubblico»

Il sindaco Beppe Sala ha deciso di convocare per martedì 1 agosto un incontro con tutte le forze che lavorano a Milano dopo il nubifragio della notte del 25 luglio. Il primo cittadino ha spiegato: «Più che contare i danni, in questi giorni preferisco che tutte le forze in campo, vigili del fuoco, polizia, esercito, Atm, Amsa, continuino a lavorare». E ancora: «Martedì li convocherò perché voglio avere sul tavolo un piano che ci porterà a una situazione spero normalizzata entro fine agosto. Chiedo ai cittadini di comprendere che non si può in un attimo ripristinare la situazione». L’obiettivo è «la liberazione delle strade e dei percorsi del trasporto pubblico. Nel medio periodo la riapertura dei parchi che sono ancora chiusi».

Gli interventi di soccorso dopo il nubifragio a Milano sono stati più di 600
Il sindaco di Milano Beppe Sala (Imagoeconomica).
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