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Esplosioni a Gaza, soldati israeliani feriti. Hamas: «Reazione a una violazione della tregua»
Altri due giorni di tregua a Gaza, ma tre ordigni sono esplosi nel nord della Striscia in prossimità delle forze israeliane, «in contrasto con le intese per il cessate il fuoco», come riferisce il portavoce militare dell’esercito di Tel Aviv. In uno di questi episodi è stato aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto all’attacco. Alcuni dei militari sono rimasti feriti in modo non grave. Diversa la versione dei fatti di Hamas. «In seguito a una palese violazione da parte di Israele dell’accordo di cessate il fuoco nel nord della Striscia di Gaza è avvenuta una frizione tattica». I combattenti palestinesi, insomma, avrebbero risposto ai militari dello Stato ebraico. «Facciamo appello ai mediatori affinché premano su Israele per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo». L’incidente è avvenuto mentre si attende un nuovo rilascio di ostaggi israeliani, dieci, in cambio della liberazione di 30 prigionieri palestinesi.
Over the last hour, 3 explosive devices were detonated adjacent to IDF troops in 2 different locations in northern Gaza, violating the framework of the operational pause.
In one of the locations, terrorists also opened fire at the troops, who responded with fire. A number of…
— Israel Defense Forces (@IDF) November 28, 2023
I capi di Mossad e Cia in Qatar per una proroga della tregua
Il capo del Mossad David Barnea è a Doha per colloqui con il direttore della Cia Bill Burns e con alti funzionari del Qatar. L’obiettivo del capo della Cia, secondo i media Usa, è mediare un più ampio accordo tra Israele e Hamas per allungare la tregua, allargandola al rilascio anche di uomini e militari. Burns sta premendo inoltre per l’immediata liberazione degli ostaggi americani, stimati in un numero tra 8 e 9. Israele però non sarebbe disposto ad ampliare la tregua oltre domenica 3 dicembre, per un totale di 10 giorni. Lo scrive Haaretz citando un funzionario a conoscenza dei colloqui in corso.

Scontri in Cisgiordania, uccisi tre palestinesi
Tre palestinesi sono rimasti uccisi in Cisgiordania in scontri con i soldati israeliani. Salgono così a 242 i palestinesi morti in Cisgiordania dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas lo scorso 7 ottobre.
Dall’Italia aiuti in Egitto per i civili in fuga da Gaza
L’Italia risponde alla richiesta di intervento, avanzata dall’Egitto, per far fronte all’assistenza dei profughi civili in arrivo da Gaza. La richiesta è arrivata per il tramite del Meccanismo europeo di protezione civile che, fin da subito, si è attivato per supportare le autorità locali nella gestione dell’emergenza umanitaria e per coordinare gli aiuti degli Stati membri. Il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con il ministero degli Esteri, coordinerà, attraverso la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario, la raccolta del materiale sanitario che successivamente sarà inviato in Egitto.

Riaperta l’unità di dialisi dell’ospedale al-Shifa
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, afferma che l’unità di dialisi dell’ospedale al-Shifa è stata riaperta e sta ricevendo pazienti.