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Iran, lavoro vietato alle attrici che hanno tolto l’hijab in pubblico
In Iran tutte le attrici che nel corso delle proteste degli ultimi mesi hanno tolto il velo, l’hijab, in pubblico, non potranno più lavorare. Lo hanno deciso le autorità iraniane e lo ha annunciato Mohammed Mehdi Esmaili. Quest’ultimo, ministro della Cultura e dell’Orientamento islamico, ha affermato in conferenza stampa: «Alle attrici che sono apparse in pubblico, togliendosi l’hijab, è vietato il lavoro. Indossare l’hijab è una legge e alle attrici che non rispettano la legge non sarà concesso lavorare».

Le attrici coinvolte sarebbero una dozzina
Secondo i media iraniani, le attrici raggiunte dal provvedimento del ministero sarebbero almeno una dozzina. Tutte loro hanno tolto il velo in pubblico, manifestando il proprio sostegno alle proteste nazionali innescate dalla morte di Mahsa Amini. Dopo il decesso della 22enne, nel settembre 2022, in tutto il Paese donne e uomini hanno manifestato il proprio dissenso verso la Repubblica islamica, in difesa dei diritti della popolazione femminile. Tra le attrici coinvolte ci sarebbero anche Taraneh Alidoosti, Katayoun Riahi e Fatemeh Motamed-Aria. Per i media iraniani «non saranno autorizzate a recitare ruoli nei film». Alidoosti e Riahi sono tra i personaggi pubblici che erano stati detenuti per brevi periodi durante le proteste dello scorso anno per la morte di Mahsa Amini.
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