Covid, Bassetti: «Molti anziani e fragili ricoverati perché non hanno fatto le dosi di richiamo»

«Dopo molti mesi, ecco una signora di 80 anni, pesantemente contro i vaccini e quindi non vaccinata, che sta morendo nonostante tutte le cure più appropriate per una grave polmonite da Covid-19. Insieme a lei in questi giorni, sono molti gli over 70-80 e i superfragili che transitano in ospedale con polmoniti Covid perché non hanno fatto le dosi di richiamo (le cosiddette quarte o quinte dosi). Chi ha fatto il ciclo vaccinale completo, difficilmente è colpito da forme gravi». Lo scrive l’infettivologo Matteo Bassetti su X, puntando il dito contro «tutta la disinformazione e il terrorismo fatto da alcuni» e auspicando poi: «Spero che chi ha più di 70 anni o è fragile, vada in questi giorni a fare il richiamo vaccinale per il Covid».

«Non vaccinarsi oggi contro il Covid è come aver fatto l’antinfluenzale tre anni fa»

«Oggi purtroppo sento dire da molti: “Ah, noi facciamo l’antinfluenzale, ma l’anti-Covid non lo facciamo perché l’abbiamo già fatto”. Questo discorso non vale. Sappiano che non vaccinarsi oggi contro il Covid è esattamente come aver fatto l’antinfluenzale tre anni fa», ha spiegato poi Bassetti. «Il fatto che diciamo che il Covid non è più un problema per la maggioranza della popolazione, non vuol dire che non lo sia per le persone più anziane e per le persone più fragili».

Covid, l'infettivologo Bassetti: «Molti anziani e fragili ricoverati con polmoniti perché non hanno fatto le dosi di richiamo».
Matteo Bassetti (Imagoeconomica).

Per Bassetti i morti dei bollettini «non riflettono quella che è la situazione attuale»

Di Covid si muore ancora nel 2023. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute nella settimana in esame i decessi di pazienti con Covid sono stati 197, per un incremento del 22,4 per cento rispetto ai sette giorni precedenti. A tal proposito, Bassetti ritiene che si stiano continuando a dare «dei numeri che non riflettono quella che è la situazione attuale», in quanto «uno che entra in ospedale con uno scompenso cardiaco o con il femore rotto ed è anche positivo al tampone, è morto di scompenso cardiaco o di femore rotto, non di Covid». E, invece, questi decessi «purtroppo continuano ad essere catalogati come Covid solo per il tampone positivo».

 

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