Libeskind a processo a Milano per i 102 bozzetti contesi col figlio

L’architetto Daniel Libeskind, 77enne polacco naturalizzato statunitense con studio a New York, è stato rinviato a giudizio a Milano per l’ipotesi di reato di appropriazione indebita. Come riporta il Corriere della Sera, la vicenda ruota attorno a 102 bozzetti realizzati dall’archistar nel 2020 da considerare di proprietà della società Libeskind Design srl con sede a Milano.

Libeskind e i conflitti con il figlio Lev

La Libeskind Design srl era stata costituita nel 2013 dal figlio di Daniel Libeskind, Lev, in accordo col padre. Il primo avrebbe trovato commesse in giro per il mondo, il secondo avrebbe concesso alla società il diritto esclusivo di utilizzare un elenco di propri schizzi, disegni e progetti sotto il marchio «designed by Daniel Libeskind», in cambio di un fisso di 100 mila euro l’anno e il 10 per cento del fatturato. Quando i rapporti familiari hanno cominciato a disgregarsi tre anni più tardi e quelli di lavoro sono stati interrotti, la società milanese ha chiesto la restituzione dei 102 bozzetti del padre al centro del contratto del 2013, ciascuno per un valore che va dai 10 mila ai 150 mila euro. In totale, la società lamenta danni per almeno 7 milioni. Il processo a carico dell’architetto, progettista della ricostruzione del World Trade Center a New York e di una delle torri-grattacielo del nuovo quartiere Citylife a Milano, è fissato per il 21 dicembre 2023.

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