Israele, un documentario racconterà il massacro al festival Supernova

Un documentario racconterà la tragedia al Supernova, il festival musicale nel deserto israeliano dove hanno perso la vita circa 260 persone. Lo studio di produzione locale Sipur ha annunciato, come riporta Deadline, un progetto per onorare la memoria di tutti coloro che sono stati uccisi nell’attacco di Hamas nel kibbutz di Re’im, definito «l’11 settembre di Israele». All’interno ci saranno diversi filmati inediti girati direttamente dai partecipanti prima, durante e dopo l’arrivo dei terroristi. Interverranno poi investigatori, militari e vari giornalisti che hanno seguito in prima persona le vicende, fornendo esperienze personali e personali punti di vista. Ancora ignota la data di uscita sulle emittenti locali e un’eventuale rilascio a livello internazionale. Alla regia ci sarà Yariv Mozer, autore del film The Devil’s Confession: The Lost Eichmann Tapes.

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Le parole del regista: «Un dovere verso Israele raccontare questa storia»

Parlando ai microfoni di Deadline, Mozer ha ricordato le difficoltà nel guardare le immagini del massacro. «Nulla poteva prepararmi a quanto ho visto al festival Supernova», ha spiegato il regista. «Considero però come un mio dovere, in quanto autore di documentari, raccontare al mondo l’orribile storia di coloro che hanno perso la vita grazie a testimonianze dei sopravvissuti». Obiettivo principale sarà anche quello di celebrare giovani uomini e donne di Israele «il cui unico peccato era il desiderio di musica e la passione per l’amore e lo spirito di libertà». Gli ha fatto eco Emilio Schenker, Ceo di Sipur, che ha sottolineato la grande rapidità con cui l’intera troupe ha messo a punto il progetto. «È un imperativo fare tutto ciò che è in nostro potere per fare luce sul più grande male commesso contro il nostro popolo dopo l’Olocausto», ha spiegato. «Il mondo non deve mai dimenticare».

Conterrà filmati inediti dei partecipanti al rave in Israele e commenti di giornalisti e militari. Il regista: «Un dovere narrare la storia».
Le auto distrutte e gli oggetti abbandonati al rave nel deserto (Getty Images).

Intervenuta al MIA di Roma, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, Sara Bernstein, direttrice di Imagine Documentaries ed ex produttrice di HBO, ha elogiato i documentaristi durante i conflitti. «Hanno dato vita ai migliori racconti di guerra degli ultimi decenni», ha dichiarato nella Capitale. «Più il pubblico può entrare nei panni di qualcun altro, maggiori saranno l’empatia e il coinvolgimento». Lo studio di produzione Sipur, come ha riportato l’Hollywood Reporter, presenterà il progetto del documentario a potenziali acquirenti internazionali al mercato televisivo Mipcom di Cannes, in programma dal 16 al 19 ottobre. Subito dopo gli attacchi al rave, gli U2 in concerto a Las Vegas avevano dedicato il brano Pride (In the Name of Love) a tutte le vittime della tragedia.

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